Il record del Caltech – California Institute of Technology di Pasadena in California, è in realtà da far risalire allo scorso marzo (partito in novembre 2002) ma grazie alla pubblicazione sulla rivista New Scientist solo in queste ore viene divulgata in modo massiccio al pubblico.
FAST TCP – Fast Active Queue Management Scalable Transmission Control Protocol è il protocollo in grado di moltiplicare per 6.000 gli attuali flussi di dati disponibili per internet con ADSL oppure per 153.000 se preso in considerazione un modem casalingo analogico, operandovi all’interno senza la necessità di una struttura diversa.
Grazie ad una ottimizzazione e previsione degli errori o perdite di dati, FAST è in grado di sfruttare al meglio la spedizione dei pacchetti d’informazioni (circa 1.500 byte).
Le esistenti connessioni TCP (nate nel 1970 per merito di Vinton Cerf e Bob Kahn) sono efficienti, grazie agli algoritmi sviluppati nel 1988, solo nella misura del 27%, queste di FAST raggiungono il 95%.
Con TCP si raggiungono “normalmente” i 266 Mbps.
Da qui l’ultimo esperimento che porta al livello di 8.609 Mbps (con un’efficeinza dell’88%) il limite appena raggiunto da FAST, una velocità che permetterebbe il download del contenuto di un DVD in 5 secondi, è attualmente il sistema di network (10 simultanei flussi, singolarmente capaci di raggiungere 925 Mbps) più veloce mai sviluppato su linee non esclusive.
Si stanno segnando forse le prime tappe di una futura internet, senza dover attendere Internet2 (350 Mbps), per troppo tempo relegata all’utopia di una parallela ri-cablazione in linea veloce di tutto il globo.
Hanno partecipato all’esperimento il Caltech, lo SLAC – Stanford Linear Accelerator Center e il CERN – Centro Europeo per le Ricerche Nucleari oltre ad altre organizzazioni come DataTAG, StarLight, TeraGrid, Cisco e Level(3); la trasmissione dei dati è avvenuta tra Sunnyvale in California e Ginevra in Svizzera, coprendo una distanza di 10.037 km, utilizzando un set di server con doppio Pentium 4 e connessione dual Gigabit.