Cinque milioni di dollari di danni. Questa la cifra che Elite Computers & Software, chiede ad Apple a titolo di rimborso per i danni subiti nel corso della sua attività .
Elemento principale della denuncia, che proviene da un rivenditore storico dell’area di San Francisco, l’utilizzo del negozio on line e dei punti vendita sparsi in tutti gli stati americani per “allestire un sistema di concorrenza sleale”.
Secondo i responsabili di Elite Apple avrebbe sistematicamente utilizzato informazioni svianti ed imprecise per convogliare clienti dai rivenditori Apple ai suoi punti vendita diretti.
In aggiunta a questo Apple avrebbe ripetutamente violato il contratto che la lega ai rivenditori, tra cui la stessa Elite, mancando di consegnare merce e servizi. Tra le accuse anche quella di avere avviato “tecniche predatorie, stilando contratti vessatori e complicati”.
Come se questo non bastasse, secondo Elite, Apple avrebbe riciclato parti difettose spacciandole per nuove e avrebbe fornito diagnosi e supporto tecnico sbagliati.
I cinque milioni di dollari di danni richiesti servirebbero non solo a coprire i danni materiali subiti da Elite, che ha 10 negozi in tutto, ma anche a riparare ai danni morali: umiliazione, angoscia e stress emozionale.