La card permetterà sia il collegamento peer-to-peer che l’aggancio di appositi access point in un raggio fino ad una novantina di metri, ad una velocità di 10 Mbps. Ciò in via teorica, mentre l’uso, in condizioni reali, con la presenza di ostacoli come muri, ne diminuisce la portata e riduce la velocità .
Tutte rose e fiori? Sembra di no. La stonatura, in tutta la faccenda, è che SyChip non è un costruttore vero e proprio, bensì si occuperà di realizzare l’hardware, scrivere gli opportuni driver, sia per Palm OS che per WinCE, ed offrire il tutto in licenza, ad altre compagnie che si occuperanno della fabbricazione.
Inoltre, gli stretti spazi imposti dallo standard SD, potrebbero essere una dura sfida, nel concentrare tutta l’elettronica necessaria in quelle ridotte dimensioni. Sarebbe plausibile che parte della circuiteria esca fuori dallo slot, procurando un certo ingombro esterno, per tacere del problema dell’alimentazione.
Molti moduli esterni, ai palmari, godono, infatti di alimentazione con batterie separate, per non incidere gravemente sull’autonomia dello stesso. In realtà esiste già una soluzione di questo tipo: il modulo Wireless LAN di Xircom (che si basa sempre sullo standard 802.11b), giunge con una pila interna per estendere la sua vita utile.
In ogni caso appare improbabile che SyChip rischi di annunciare un prodotto in fase di sviluppo di tale rilevanza, senza essere convinta di poter portare a termine lo sviluppo.
Indiscrezioni indicano per la fine di quest’anno, il termine della fase di progettazione, di prototipazione e di scrittura del software.