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State per scegliere 3 per iPhone? Ecco le clausole da leggere attentamente

Avete deciso di scegliere 3 come gestore per il vostro prossimo iPhone? Le tariffe e i prezzi di vendita della società  del gruppo H3G sono sicuramente allettanti, ma ci sono alcuni elementi da tenere presenti prima di fare il passo decisivo. Alcuni (come la delicata valutazione sulla copertura 3 nelle aree di nostro maggior interesse) li abbiamo già  elencati a pochi minuti di distanza dall’annuncio ufficiale delle tariffe, altri ci sono statti segnalati da diversi nostri lettori che nel week end hanno spulciato le clausole contrattuali delle tariffe “ZeroTop” (quelle applicate per iPhone) scorrendole fino in fondo.

Tra queste una in particolare deve essere tenuta in grande considerazione: quella che si legge al punto dieci di tutte le tariffe ZeroTop (linkiamo la Zero8Top, ma le la clausola è valida anche per la Zero7Top e la Zero6Top) . Qui si trovano alcune limitazioni imposte all’utilizzo dei bundle voce e SMS che hanno potenzialmente una grande rilevanza e la possibilità  di vanificare buona parte dei risparmi ottenuti con la sottoscrizione del contratto per iPhone. Oltre al resto Macity ha scoperto che la clausola, come andremo a chiarire, è stata modificata nel corso delle ultime ore (probabilmente tra lunedì e ieri, dopo, quindi, la presentazione dell’offerta per iPhone) e quindi anche chi avesse avuto già  occasione di leggere e avesse ben presente la situazione che andremo a descrivere, deve tornare sul sito di 3 farebbe bene a rileggere di nuovo le condizioni poste dall’operatore mobile.

Le condizioni da rispettare nella gestione del proprio rapporto con 3, secondo quanto si apprende dal sito sono tre. La prima, l’unica che è rimasta immutata rispetto al week end quando abbiamo cominciato a ricevere le prime segnalazioni, riguarda la direzione del traffico uscente verso un operatore non 3 che deve essere, sia per voce che per SMS, inferiore al 60% del traffico totale uscente. Che cosa questo significa è facilmente intuibile: ogni abbonato con i piani per iPhone, fatta base cento dei minuti in uscita, deve restare sotto i 60 effettuati o con Tim o con Vodafone o con Wind. Anche se la clausola non prevede (come erroneamente si potrebbe interpretare) che è necessario fare più del 40% di chiamate verso 3, ma solo che non si possono fare più del 59,9% di telefonate verso un singolo operatore concorrente (41% verso Vodafone e 59% verso Tim, ad esempio, sarebbero ritenute accettabili), chi ha amici, parenti o colleghi collocati prevalentemente su un solo operatore singolo, diverso da 3, deve comunque prestare attenzione.

Il secondo capito della clausola 10 è pure da tenere ben presente, anche perché, come accennato, è stata cambiata rispetto a quando avevamo preso visione di essa lo scorso sabato e quanto probabilmente potrebbe averla letta qualcuno di coloro che ci sta seguendo. Qui si legge: “il totale dei minuti di chiamate ricevute nel mese deve essere superiore al 10% dei minuti totali di chiamate effettuate nel mese”. Insomma ogni 100 minuti di chiamate in uscita, almeno 10 (e un secondo) dovranno essere stati quelli in entrata. Attenzione: superiore al 10% non al 5% come invece era stabilito fino alla passata settimana e come si legge ancora in questo PDF inviato per la delibera AGCom. Poiché le chiamate in entrata si governano difficilmente, chi telefona molto corre il rischio di trovarsi in qualche impiccio a fine mese.

In coincidenza con lo spostamento della percentuale delle tariffe ricevute “obbligatorie” da “over” 5% a sopra il 10%, è stata aggiunta una nuova clausola in base alla quale “Il traffico (voce o SMS) mensile complessivo effettuato e/o ricevuto in roaming nazionale deve essere inferiore al 70% del traffico totale uscente e/o entrante”. Anche qui è facile capire sia che cosa si intende, sia chi è esposto al rischio. In pratica: quando si usa la rete di Tim in roaming (in base agli accordi dell’operatore) là  dove non solo si ha la copertura di 3, il tempo di utilizzo della stessa non deve essere superiore al 69,9% e questo vale, attenzione, anche per le chiamate ricevute non solo per quelle in uscita. E come se questo non bastasse anche per gli SMS. 3 non è chiarissima per quanto riguarda i messaggi di testo, ma pare di intuire che non si possono mandare più di 69 messaggi di testo in roaming ogni 100.

La clausola sul roaming è una ragione di cautela in più che si somma a quella cui Macity ha già  fatto cenno alcuni giorni fa sui dati per chi non ha una piena copertura 3 nella zona frequentata. Come noto i bundle dati non sono validi quando non si ha copertura 3. Ma ora non solo si corre il rischio di trovarsi con la bolletta gonfiata, ma anche di essere sanzionati secondo le clausole contrattuali. “Sanzionati come?”, vi starete chiedendo, a dircelo è la stessa 3.

“Qualora dai sistemi di rete 3 non risultasse soddisfatta anche una sola delle condizioni sopra indicate, previa comunicazione al cliente, 3 si riserva la possibilità  di applicare le condizioni economiche del Piano Tariffario TuaNove.” La lettura delle clausole contrattuali complete della TuaNove, cui si potrebbe essere retrocessi, rinviamo questo link; qui sintetizziamo le più rilevanti: telefonate a 9 cent, 60 centesimi in apertura di sessione e 4 euro al MB trasferito per navigazione Internet, oltre a 15 cent per SMS inviato.

Se pensate che le clausole siano solo dei pro forma e che nessuno vi sanzionerà  mai sareste nell’errore. Mondo3, un sito specializzato in tutto quanto riguarda l’operatore di H3G, ha recentissimamente segnalato i primi casi di retrocessione a TuaNove. I clienti “impattati” dalle sanzioni per chi contravviene alla, ormai, famosa clausola 10, sarebbero ben 4000, un numero non proprio statisticamente irrilevante.

Di tariffe 3 si parla in questo topic del forum di Macitynet

Grazie delle segnalazioni a Paolo Craighero e a Gianluigi Fioriglio e Giuseppe Croari di Diritto dell’Informatica.

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