Il Giappone dice addio al Walkman. Sony sospende sul mercato interno la produzione del player per la necessità di tagliare i costi. Sony sposterà la costruzione e l’assemblaggio del Walkman in mercati dove il costo della mano d’opera è inferiore, come Malesia e Cina.
La cancellazione della produzione di Walkman in Giappone è più che altro un atto simbolico, visto che l’unico impianto domestico di Saitama costruiva un solo dispositivo con questo nome (un lettore di musica basato su HD), ma nostante questo la stampa locale sta dando grande evidenza alla notizia che viene colta come il segnale concreto di un punto di svolta nelle strategie di Sony.
Nel corso dei mesi passati il colosso dell’elettronica ha dovuto più volte fare ammenda sulle sue strategie. In particolare i vertici dell’azienda hanno dovuto sconfessare la scelta, dettata da Sony Music preoccupata per il potenziuale incremento della pirateria, di frenare lo sviluppo di dispositivi per la musica digitale. Successivamente Sony è stata costretta ad lanciarsi all’inseguimento, forse tardivo, di Apple e di iPod aprendo un suo negozio di musica on line. Infine a provare una via alternativa, quella dei cellulari musicali.
Il tramonto del Walkman “Made in Japan” e il suo collocamento tra i prodotti giunti a maturazione (o forse al tramonto) e per questo trasferiti fuori dall’orbita di sviluppo tecnologico rappresentata dagli stabilimenti giapponesi, giunge a corollario e culmine di questa serie di errori.