Boston guarda con qualche apprensione al Macworld di New York del prossimo luglio. La rassegna che si tiene al Moscone è infatti ritenuta un vero e proprio banco di prova per la prossima edizione che, come noto, dovrà svolgersi nella città del Massachusetts.
I giornali, tra cui l’autorevole Boston Herald, si chiedono in particolare se davvero la fiera del 2004 potrà essere quella sorta di locomotiva che inizialmente si pensava potesse essere per il mondo delle convention locali e se davvero potrà contribuire al lancio del nuovo centro congressi da 800 milioni di dollari che si aprirà proprio con il Macworld.
Secondo le stime più recenti elaborate da IDG che organizza l’evento sperano di raggiungere per l’edizione di quest’anno la metà delle presenze dello scorso anno. 30.000 visitatori sarebbero considerati un clamoroso successo visto il ridimensionamento imposto dalle note controversie con Cupertino, ma un numero similare proiettato sulle aspettative di Boston rappresenterebbero una delusione.
Ricordiamo che la municipalità di Boston, i abbinamento con IDG che ha base proprio nei pressi della città , ha fatto grandi sforzi per cercare di accaparrarsi il Macworld, giungendo a destinare spazi pubblicitari gratuiti, uso di aree pubbliche e a spingere il proprio ufficio del turismo a stipulare convenzioni molto favorevoli per i visitatori nella speranza di raggiungere almeno il numero dei visitatori dell’ultimo Expo di New York.
Un fattore determinante, come spiega il Boston Herald, sarà l’impegno di Apple per la fiera estiva. Cupertino quest’anno ha receduto dai propositi di abbandono dell’evento che si tiene al Moscone, ma non ha ancora fatto lo stesso per le minacce del prossimo anno. L’assenza di uno stand Apple al convention center di Boston potrebbe rappresentare davvero un ulteriore brutto colpo per i progetti e le speranze sia di IDG che del Greater Boston Convention & Visitors Bureau. Che ha puntato molte carte sulla passione del mondo Macintosh.