Fino all’estate del 2000, prima di acquisire Cobalt, l’azienda leader nel Network Attached Storage che basa i suoi prodotti su Linux, Sun era sempre stata apertamente ostile verso il mondo del pinguino.
Nello scenario attuale invece Sun investe in Linux, supportandone binari e sorgenti su Solaris, il suo unix proprietario, e rendendolo parte della propria strategia.
Ma questa mossa non sembra del tutto disinteressata: Alexander Tormasov, membro del team che sviluppa il codice del networking di Linux, sostiene che Sun stia usando la sua strategia per promuovere Linux solo nella gamma bassa delle macchine, di fatto screditandolo, e all’unico scopo di vendere piu’ server basati su Solaris, in modo da guidare la compagnia fuori dalle secche finanziarie.
Tormasov continua dicendo che non solo i server basati su Solaris sono destinati alla estinzione nella parte bassa del mercato per colpa di Linux, ma anche che non possono competere bene nella fascia alta perche’ l’architettura di Sun non e’ forte quanto quella dei mainframe in scalabilita’ e affidabilita’.
[A cura di Marco Centofanti]