Oggi China Unicom ha ufficialmente annunciato di aver siglato un accordo con Apple per commercializzare iPhone in Cina. Si tratta di un contratto di esclusiva della durata di 3 anni: Chang Xiaobing, presidente e Ceo della società ha dichiarato che nel contratto con Cupertino non è stata inserita alcuna suddivisione dei ricavi e che il contratto per l’esclusiva di iPhone in Cina ha una durata di 3 anni. Non sono stati rivelati altri dettagli, nemmeno la data esatta di inizio commercializzazione, comunque indicata nel quarto trimestre dell’anno né il prezzo di vendita anche se Xiaobing ha dichiarato ai media che si tratterà di un prezzo competitivo. Infine il dirigente ha precisato che China Unicom acquisterà da Apple iPhone in volumi sia in versione 2G e 3G, privi di funzionalità Wi-Fi come richiede la legislazione del Paese.
La conferma dell’accordo siglato tra China Unicom e Apple che finalmente permette alla Mela di entrare con iPhone nel più grande e uno dei più promettenti mercati nazionali a livello mondiale, arriva dopo mesi e mesi di indiscrezioni e rumors. Gli ultimi in circolazione fin nella giornata di ieri in cui anonimi addetti ai lavori anticipavano a Reuters l’annuncio che oggi si è effettivamente verificato.
L’annuncio dell’accordo raggiunto con Apple è stato ufficializzato nel corso di una riunione con i media di China Unicom per la presentazione dei risultati del primo semestre dell’anno. L’operatore ha segnato una riduzione del 45% nei profitti per il periodo in considerazione che sono passati dai 12,09 miliardi di yuan dell’anno scorso agli attuali 6,62 miliardi di yuan di quest’anno. La consistente riduzione dei profitti era largamente anticipata dalla società e anche dagli analisti, in realtà i profitti conseguiti si sono rivelati superiori alle attese, stimate intorno ai 6,2 miliardi di yuan. China Unicom sta infatti affrontando investimenti pari a 14,2 miliardi di yuan per realizzare la propria rete cellulare 3G, un investimento che incide sui bilanci correnti e che mostrerà ritorni solo a partire dalla seconda metà di quest’anno. La forte riduzione dei profitti non ha comunque mancato di allarmare analisti e osservatori che indicano possibili difficoltà da parte di China Unicom di poter sovvenzionare il prezzo di acquisto di iPhone che altrimenti dovrebbe essere proposto a prezzi troppo alti sul mercato cinese.