Con un annuncio ufficiale la Vivendi Universal Entertainment è stata ceduta all’80% alla NBC, filiale dell’intrattenimento del colosso GE – General Electric.
I mesi scorsi molti insider e non davano Apple per maggior interessata all’acquisto di Universal, ma solo Universal Music, una delle cinque maggiori etichette discografiche mondiali, quelle che dettano il bello o il cattivo tempo nel mondo della discografia… gestione dei diritti musicali, compresi.
Con l’inaugurazione dell’iTunes Music Store di Apple molti ritenevano l’acquisto di Universal un passaggio, seppur azzardato, ma fondamentale per l’allargamento del raggio d’azione del negozio online di musica digitale che proprio per problemi di diritti non è ancora disponibile in tutto il mondo, ma solo in USA… per ora.
I francesi di Vivendi, da pochi anni proprietari di Universal, non hanno ceduto e volendo liberarsi di tutto il gruppo (e non riuscendoci da mesi) hanno accettato la migliore offerta disponibile, quella di GE – General Electric che, attraverso la sua controllata NBC, prenderà possesso dell’80% dell’azienda, lasciando il restante 20% alla Vivendi.
Vivendi Universal Entertainment e NBC diventeranno un unico gruppo mediatico dalle dimensioni favolose, con un reddito complessivo pari a 13 miliardi di dollari e il maggior margine di guadagno di tutto il settore televisivo USA.
Queste, in sintesi, le aziende del nuovo gruppo:
– TV
NBC, USA Network, Sci-Fi, Bravo, Trio, Telemundo, CNBC, MSNBC (le ultime due in partnership con, rispettivamente, Dow Jones e Microsoft) e una cinquantina di televisioni locali
– CINEMA
Universal Pictures
– PRODUZIONI TELEVISIVE
Universal Television
– PARCHI A TEMA
Universal Studios
AGGIORNAMENTO
Non sappiamo se si tratta di una coincidenza temporale con l’acquisizione di Universal Music da parte di NBC oppure della prima decisione aziendale rilevante, ma questa è decisamente una buona notizia.
Ribasso del 30% del prezzo dei CD musicali.
A partire da ottobre la Universal Music Group venderà i CD di famosi artisti come U2, Elton John, Mary J. Blige e altri al prezzo (in USA) di 13 dollari invece degli attuali 17/19 dollari, prezzi suggeriti, quindi ulteriormente riducibili dai rivenditori.
Il presidente di Universal Music, Zach Horowitz, crede che scelte come queste siano vincenti “le nostre ricerche di mercato ci dicono che un prezzo di questo livello è ciò che i clienti chiedono, cresceremo molto sul mercato”.