Un accesso “bundle” GPRS e Wi-Fi potrebbe mettere in crisi il sistema di rete di telefonia di terza generazione?
Per ora è un po’ troppo presto per dirlo, ma sicuramente un esperimento in corso in Inghilterra pone le basi perchè si instilli se non altro qualche dubbio in società di telecomunicazioni che hanno speso miliardi di Euro per acquisire le licenze 3G e UMTS.
A lanciare l’iniziativa é stata British Telecom. La società britannica da qualche tempo ha iniziato una campagna per la diffusione di una serie di hot spot Wi-Fi in alcuni dei principali luoghi di aggregazione e di transito, come aeroporti, stazioni, sale d’attesa, parchi pubblici, centri commerciali. Tra qualche mese tutti i titolari di abbonamento a questo servizio saranno in grado di utilizzare la rete GPRS di mmO2 che fornisce servizi di telefonia cellulare.
Acquistando il pacchetto Wi-Fi, dunque, si potrà indifferentemente avere la connettività ad alta velocità dove essa é disponibile e quella GPRS dove non sono presenti gli hot spot.
In questo modo il sistema Wi-Fi di British Telecom potrebbe divenire un ottimo surrogato a basso costo dei sistemi cellulari di terza generazione la cui diffusione è strettamente legata ad investimenti ingenti per il recupero dei quali i costi di esercizio per il cliente finale non saranno sicuramente più bassi di quelli che attualmente richiede BT.
Lo scenario a breve termine, in Inghilterra ma anche altrove dove verrà applicato questo schema, potrebbe quindi essere quello di una rete sostanzialmente universale di accesso dati con “spot” in cui la velocità sarà di tipo broadband e altri in cui avrà comunque prestazioni più che sufficienti per il normale uso. Questo mentre la rete di terza generazione dovrà ancora affermarsi e costituire un sistema commercialmente appetibile.