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Windows Media Player, ospite per forza

Lanciato con grande pompa e suono di fanfare, seppure ancora in versione beta, il nuovo Windows Media Player non ha avuto presso una parte degli utenti Win l’entusiastica accoglienza che alla Microsoft si sarebbero attesi. Anzi il riproduttore di contenuti multimediali corre il rischio di rinfocolare le polemiche sulle pretese egemonistiche di Redmond nel campo dei sistemi operativi riaprendo la vecchia “querelle” sulle vie prioritarie che all’interno dei sistemi operativi le applicazioni targate Microsoft hanno nei confronti di quelle della concorrenza.

Al centro della questione l’impossibilità  di rimuovere Windows Media Player dal sistema operativo. Con l’installer, infatti, non viene fornito alcun software per l’uninstall, una procedura davvero inusuale nel mondo Windows, persino per Microsoft.

Poichè si tratta di una versione beta é comprensibile il nervosismo degli utenti, impossibilitati a fare un passo indietro. Se poi si aggiunge che Windows Media Player 9 non supporta vecchi dispositivi seriali e neppure il software di masterizzazione di Roxio, ce n’è abbastanza per capire il perché dei flame che infiammano i newsgroup di Windows.

E anche la speranza che la versione definitiva corregga questo problema non deve essere coltivata con troppa speranza, almeno stando alle dichiarazioni dei responsabili di Microsoft.

“Non é un bug o una dimenticanza – dichiara a C/Net David Caulton, uno dei product manager di WMP -; Windows Media Player 9 é un vero e proprio aggiornamento del sistema operativo che viene modificato. Non si può tornare indietro”. E neppure la funzione “system restore”, può dare una mano visto che alcuni file rimangono all’interno del sistema operativo, con potenziale conseguenti problemi di stabilità .

La spiegazione non convince molti utenti PC che sospettano che, in realtà , la decisione di “seppellire” profondamente Windows Media Player 9 nel sistema operativo non sia una necessità , ma una strategia. Non si spiegherebbe altrimenti, sostengono, il fatto che persino il service pack, un update dell’Os, abbia un uninstaller mentre solo Windows Media Player non ce l’abbia.

Ricordiamo che Windows Media Player appartiene alla categoria degli applicativi definiti “middleware”, oggetto di diversi capitoli del processo contro Microsoft. Secondo l’accordo raggiunto con il Dipartimento di Giustizia questo tipo di software, che non appartiene al sistema operativo, pur viaggiando di pari passo con esso, deve poter essere indipendentemente attivabile. Una disposizione che Microsoft ha interpretato come “nascondibile” così che se si usa il sistema di controllo del middleware presente nell’ultimo service pack di Windows, in realtà  non si fa altro che eliminare l’accesso diretto ad esso, ma il codice resta ben saldo all’interno dell’OS, tanto saldo che nel caso di Windows Media Player, neppure volendo, lo si può rimuovere.

Microsoft recentemente ha dichiarato che una versione per Mac di WMP 9 non è al momento prevista. L’ultima disponibile é la 8.

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