Google Glass sospesi a metà, tra uno strumento che cambierà la storia o idea geniale, ma immatura e quindi senza un futuro. A collocare al bivio tra trionfo e fallimento il gadget che Big G sta per lanciare, è Sarah Rotman Epps analista di Forrester i Google Glass.
Partendo dai presupposti che conosciamo oggi, i Google Glass, dice la Epps, sembrano pronti per avere in futuro lo stesso impatto commerciale e tecnologico che ebbe iPhone, ma scavando in profondità, si notano anche molti difetti frammezzati ai pregi, in pratica al il gadget di Google può essere considerato più simile al Newton, ovvero un dispositivo potenzialmente rivoluzionario ma troppo limitato per poterlo essere davvero.
Queste le parole di Epps, che scrive sul suo blog ufficiale:
Glass è estremamente interessante, ma estremamente limitato nella sua forma attuale, proprio come era il Newton di Apple. Ma Glass è anche in continuo miglioramento attraverso gli aggiornamenti over-the-air e nuove applicazioni, e non abbiamo alcun dubbio che nel tempo, Glass sarà il prossimo iPhone – la prossima grande piattaforma per coinvolgere i consumatori e gli sviluppatori lavoratori.
Il profilo dei Google Glass è ormai chiaro alla maggior parte degli osservatori, che hanno già analizzato non solo le nuove modalità di interazione che il dispositivo potrebbe avere, ma anche le problematiche legate alla privacy ed eventuali strade per poter sfruttare gli occhiali interattivi come un potente strumento di marketing.
I Google Glass potrebbero arrivare nelle mani dei consumatori solo a partire dal prossimo 2014; nel frattempo Apple è al lavoro su nuovi prodotti e potrebbe rispondere a sua volta con l’iWatch, gadget che sfrutta anch’esso il concetto di gadget indossabile, ma che si discosterà nettamente a livello di fruizione rispetto ai Google Glass. Solo il tempo potrà dirci se davvero gli occhiali di Google saranno il nuovo iPhone o se semplicemente faranno la fine del Newton.
