Tutti abbiamo avuto una pista delle macchinine o almeno giocato con modellini di auto, veicoli di lavoro in scala oppure con un modellino telecomandato, nessun bimbo però ha mai potuto giocare con un grosso, vero camion, fino a oggi almeno. Ora abbiamo la prova grazie al video pubblicitario realizzato da Volvo. Per dimostrare che il nuovo camion Volvo FMX è in grado di resistere tanto ai piccoli urti quanto agli incidenti più seri, il reparto marketing e PR di Volvo ha escogitato l’impossibile. Che è poi il sogno di ogni bambino: guidare un vero camion.
Per evitare qualsiasi tipo di pericolo il nuovo Volvo FMX è stato praticamente trasformato in una macchinina telecomandata. Per facilitare ulteriormente l’esperimento è stato creato un radiocomando con controlli molto sensibili e facili da usare perché per guidare questa belva da lavoro è stata chiamata Sophie Brown, 4 anni, già considerata da molti la bambina più fortunata della storia. Per scoprire il perché è sufficiente lanciare la riproduzione del filmato Volvo in calce in questo articolo.
La pista di prova in cui si è cimentata la piccola Sophie alla guida del suo Volvo FMX telecomandato è stata realizzata con rampe, sopraelevate, casupole, persino un laghetto con aironi rosa di plastica: più che un’area di test professionale sembra la ricostruzione nella realtà di un campo di gioco e di una pista per macchinine dell’infanzia. All’inizio Sophie ce la mette tutta per evitare di danneggiare il suo camion ma poi si lascia prendere la mano.
Si tratta senza dubbio di una delle trovate pubblicitarie più originali e devastanti degli ultimi anni e, a nostro giudizio, perfettamente riuscita: non sorprende che sia riportata da Engadget. Il povero Volvo FMX viene colpito da carichi sospesi, si ribalta completamente per poi riprendersi praticamente senza un graffio, ma è tutta colpa di un drone, fino al gran finale dove esce per forza di cose un po’ ammaccato ma ancora in grado di muoversi e di lavorare. Brava Sophie! Intere generazioni di bambini ti invidieranno questa esperienza. Impagabile l’espressione degli osservatori e dei tecnici alle spalle della bimba.
