Un G4 che prenderà “lezioni” dal Cubo, un nuovo iMac che rivoluzionerà il concetto di desktop “all in one”. Queste sarebbero le principali novità che Apple presenterà nel corso del prossimo MacWorld Expo a giudizio di un articolo a firma di Matthew Rothemberg e pubblicato ieri sera da Interactive Week.
Il giornalista, veterano del mondo Mac, elabora le sue previsioni sulla scorta di indiscrezioni definite attendibili, dati che giungono dai canali di vendita e una buona dose di buon senso.
“Apple – dice Rothemberg – ha modificato radicalmente l’hardware dei portatili negli ultimi mesi ma non ha fatto lo stesso con i desktop che sono gli stessi da parecchio tempo. Nel panorama esiste una sola eccezione, il Cubo che però è ormai uscito di produzione”. Per questo il giornalista afferma che il settore dei computer da tavolo verrà sconvolto.
Avremo un nuovo G4, dice Rothemberg, che assomiglia molto (se non sarà addirittura identico) a quello mostrato da recenti immagini proposte sul Web. Nessuna rivoluzione all’esterno (solo un case più sottile) e neppure all’interno dove avremo processori da 733, 800 e 867 MHz. Al Seybold (a fine agosto) arriveranno server incastrabili a colonna e con caratteristiche adeguate all’uso delle reti, locali e remote.
Le novità di maggior portata, però, secondo Rothemberg arriveranno con i nuovi iMac. “Nonostante quello che si dice in giro – afferma il giornalista – io scommetto ancora in un iMac con schermo piatto e con un case completamente diverso da quello che abbiamo visto fino ad oggi. I nuovi Mac avranno processori fino a 700 MHz e una serie di periferiche ridisegnate, dal mouse agli altoparlanti (che saranno esterni) alla tastiera. Ci potrebbe perfino essere una webcam”
Per quanto riguarda il software Rothemberg afferma che non vedremo Puma (MacOs 10.1) e che MacOs 9.2 sarà rilasciato nei nuovi sistemi ma non vedrà la luce come download pubblico.
Ricordiamo che in passato Matthew Rothemberg si è costruito una solida fama nel mondo Mac non solo per la sua competenza (fu tra le altre cose anche direttore di MacWeek) ma per la capacità di intravedere lo sviluppo del mondo Mac, ciò grazie al fatto di essere molto vicino ad alcuni ambienti e uomini Apple. Nelle vesti di Mac The Knife (identità che però non ha mai ammesso di avere rivestito) fu protagonista di alcune clamorose anticipazioni. Sarà così anche questa volta?