Sicuramente chi utilizza Unix o Linux è ben a conoscenza dell’utilità del comando “top”, da digitare senza paura nella finestra del Terminale perché non in grado di causare danno alcuno al sistema operativo.
Top consente infatti di visualizzare le applicazioni e i servizi in funzione in quel momento oltre alle statistiche sull’uso di Cpu e memoria, la dimensione della memoria virtuale e una serie abbastanza ampia di parametri. In pratica, un monitor a linea di testo per tenere sotto controllo quello che succede nel nostro Mac. Utile anche per identificare il PID (numero unico di identificazione) di una applicazione attiva per eventualmente eliminarla con il comando “kill”.
Ebbene, una delle caratteristiche della versione BSD di Mac Os X è l’alto consumo di Cpu richiesta da top, tanto che alla fine è di solito lui il servizio che sta occupando la maggior percentuale delle risorse del sistema (dal 15 al 20%) rispetto a quanto si può osservare invece eseguendo lo stesso comando su di una versione Linux o Unix come AIX di HP, per esempio.
Per risolvere il problema, un lettore del sito americano Mac Os X hints ha proposto una soluzione abbastanza articolata. Utilizzando la sintassi di top (documentata nel manuale gratuito presente nel nostro sistema operativo e invocabile dal terminale digitando “man top” senza le virgolette), ha proposto una versione light del comando. Basta digitare:
top -ocpu -R -F -s 2 -n30
e premere invio per vedere i primi 30 programmi (modificando la cifra del comando si può variare la lunghezza della lista dei programmi) con analisi ridotta delle performance sulla memoria. Soprattutto, come si noterà , la potenza di calcolo richiesta al sistema cala drammaticamente fino all’1%. Un bel guadagno…
