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Diffusione informazioni riservate, Apple chiede sanzioni per Samsung

Dopo aver violato alcune raccomandazioni del giudice che vietavano agli avvocati di Samsung di fornire informazioni confidenziali a terzi, la società sud coreana e i suoi legali sono in un brutto guaio. Apple vuole impedire ai dirigenti Samsung a conoscenza di informazioni che dovevano rimanere riservate di prendere parte a qualsiasi trattativa per il licensing di tecnologie che Cupertino acquisterà da qui a due anni dai sud coreani.

La Corte distrettuale del Northern District della California sta valutando le sanzioni specifiche come risposta al comportamento di Samsung e dei suoi legali. Come abbiamo riportato qualche mese addietro, la vicenda riguarda accordi tra Apple, Nokia, Ericsson, Sharp e Philips, in particolare sulle pratiche di licensing, informazioni che avrebbero dovuto visionare solo e soltanto i consulenti esterni chiamati (da Samsung) nel corso del noto contenzioso tra Apple e i sud coreani, dettagli che non dovevano essere rivelati come invece avvenuto.

Il perito di Samsung, Dr. David J. Teece, aveva riportato in alcuni documenti passaggi chiaramente trascritti dai termini di licenza predisposti da Apple. Non è chiaro se Teece lo abbia fatto intenzionalmente o per errore, ma i documenti in questione sono stati inviati via FTP a un server accessibile da personale Samsung. La documentazione a sua volta pare sia stata inviata via mail a una lista di distribuzione che aveva lo scopo di informare alcuni dirigenti sud coreani con aggiornamenti sul caso.

La giudice Koh, fino allora indulgente, aveva riferito che quanto accaduto era “sconveniente e “inammissibile”. Samsung si era difesa affermando che la mossa era frutto di un errore non intenzionale; non aveva negato la fuga di notizie, ma aveva spudoratamente affermato di non essere in grado di sapere chi aveva avuto accesso alle informazioni, per quale scopo erano state usate, quando e in che modo. Un altro magistrato, il giudice Grewall, aveva replicato che non rispondere “chi, cosa, quando, dove, perché e come” è segno di mancato rispetto verso il processo.

Oltre a impedire ai dirigenti coinvolti di partecipare a future trattative, Apple ha ora chiesto alla Corte di bloccare lo studio legale Quinn Emanuel Urquhart & Sullivan per almeno due anni, impedendogli di emettere misure di protective orders che permetterebbero di ottenere informazioni confidenziali di Cupertino. Ultima e ovvia richiesta di Apple è condannare Samsung e lo studio Quinn Emanuel, per aver illecitamente diffuso informazioni riservate.

Apple Vs Samsung

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