Il Digital Culture e’ cresciuto: chi avesse partecipato alla manifestazione dello scorso anno, arrivando al Centro Congressi di Bellaria sarebbe rimasto stupito della quantita’ e qualita’ sia delle presenze di operatori del mondo Mac che di produttori di periferiche e soluzioni software.
Non si e’ trattato di una roboante fiera con stand megagalattici, ma di una Expo italiana che non ha nulla da invidiare per varieta’ di soluzioni proposte ad un padiglione dello SMAU di qualche anno fa: certo, la scala degli stand era ridotta ma quello che contano sono i prodotti, il colloquio con chi li espone, la possibilita’ di toccarli con mano, sedersi con calma presso uno stand per valutare potenzialita’ e prestazioni.
Tutto questo senza doversi sottoporre al tour de force del parcheggio in una affollatissima area fieristica o dell’attraversamento di una grande citta’.
Le iniziative del Digital Culture dal punto di vista dei seminari sulla creativita’ e dell’offerta di incontro per gli sviluppatori ve le abbiamo descritte nei nostri servizi dei giorni scorsi; quello che ci preme rimarcare e’ che l’iniziativa di Bellaria ie’ stata una vera e propria occasione per vedere tutte insieme tutte le componenti dello “stile di vita digitale” in abbinamento al Mac: strumenti per l’audio come il Mixer di Tascam, potenti software come Nuendo di Steinberg, le soluzioni video di Matrox e Pinnacle, i sistemi per la prestampa, le ultime videocamere e le fotocamere digitali di Canon, Fuji, Epson, Nikon, le stampanti di HP, Epson, Kodak, Tektronix, periferiche di ogni tipo, anche quelle che non trovate normalmente nella grande distribuzione. I prodotti erano tantissimi e ovviamente e’ impossibile nominarli tutti: nelle prossime ore metteremo in linea un nostro reportage fotografico.
