“Un ennessimo capitolo della discriminazione della piattaforma
– ci dice Carlo – che mi ha spinto a scrivere alla direzione dell’Espresso
una lettera di protesta. Te la riporto qui di seguito invitandoti
a proporla sul tuo sito e a invitare i tuoi lettori, se lo disiderano,
a inoltrare messaggi simili per far comprendere che la nostra
piattaforma e la nostra comunità merita di essere considerata
nelle scelte commerciali”
Vi scrivo per stigmatizzare la vostra discriminazione informatica.
Stamattina ho acquistato l’ultimo numero de “L’Espresso” ed ho
scoperto che il CD allegato “Storia dell Letteratura inglese”
e’ solo in versione per sistema operativo Windows. La cosa mi
ha sorpreso poiche’ quelli sulla letteratura italiana erano utilizzabili
anche in ambiente Macintosh.
Mi sembra che le macchine di casa Apple siano da Voi utilizzante
-oltre che in redazione per la composizione del periodico- solo
per il loro design in modo da abbellire gli strilli di copertina
(un inconfondibile iMac…) o l’interno dell’ultimo numero con
il profilo delle finestre di del Finder di Mac OS che incorniciano
l’articolo inchiesta su sesso ed Internet.
Mi appello a Voi affinche’ in futuro non dimentichiate la comunita’
di utilizzatori di personal computer Apple. Anche perche’ – paraddossalmente
– la comunità filo Apple ha pubblicamente plaudito la vostra iniziativa
della pubblicazione del CD sulla Letteratura Italiana nel doppio
formato Win-Mac.
Quel CD dimostra che e’ tecnicamente possibile produrre prodotti
di qualita’ senza discriminare nessuno. Mi auguro che in futuro
ne prendiate nota per non ripetere lo stesso errore.
Chi desidera partecipare, in maniera civile, a questa protesta
può scrivere alla redazione de “L’espresso”