Sicuramente interessante l’ultima analisi di Flurry, azienda specializzata in app analytics, che ha realizzato un’analisi sulla frequenza e la fedeltà degli utenti in relazione all’utilizzo delle varie tipologie di applicazioni su dispositivi iOS e Android. Dal report risulta un’importante crescita delle app dedicate al fitness e al benessere, forse trascinate dall’arrivo sul mercato di Apple Watch, Android Wear ma anche dalle numerose smartband disponibili oggi sul mercato.
Flurry aveva infatti già realizzato un’analisi simile nel 2012 e la principale variazione rispetto all’analisi risalente a 4 anni fa è proprio il posizionamento della applicazioni salute e benessere, oggi molto più protagoniste. Nel 2012 queste app avevano un utilizzo poco frequente ed un elevato tasso di abbandono; oggi invece, come mostra l’ultimo report di Flurry, la situazione si è ribaltata.
Stanti i dati, le app dedicate alla salute e al benessere hanno incrementato la frequenza di utilizzo, circa tre volte a settimana, ma soprattutto ora sono caratterizzate da un elevato tasso di fedeltà, con circa il 35 per cento degli utenti iOS che le hanno scaricate pronte ad usarle dopo 30 giorni, percentuale che raggiunge più o meno il 50 per cento per gli utenti Android. Per fare un paragone, solo le applicazioni dedicate alle notizie e alle previsioni del tempo mostrano tassi di fedeltà paragonabili.
“Dopo centinaia di anni di moda delle diete, forse l’industria delle app ha creato una soluzione praticabile per la vita sana” commenta Flurry nell’articolo dedicato al suo studio. Secondo The Next Web tale risultato è un chiaro segno dell’influenza che gli smartwatch come Apple Watch e i dispositivi Android Wear hanno avuto nella abitudini degli utenti, ma sicuramente anche la grande diffusione delle smartband, da Fitbit o Xiaomi, ha incrementato l’uso di applicazioni dedicate al fitness, al benessere e alla salute. Qui di seguito i due grafici cartesiani che evidenziano i risultati di Flurry in termini di frequenza e fedeltà di utilizzo delle app.
