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Apple dovrebbe comprare IBM

E se Apple comprasse IBM? È quanto suggerisce Forbes ai piani alti di Cupertino, spiegando che il tutto potrebbe costare alla multinazionale della Mela al massimo 205 miliardi di dollari o, se vogliamo, il 28% delle azioni Apple. Costo a parte, perché la Mela dovrebbe comprare Big Blue? Per vari motivi secondo Peter Cohan di Forbes.  Tim Cook, attuale Ceo di Apple, conosce bene IBM, società dove ha lavorato dal 1982 al 1994 e presso la quale il suo ultimo incarico recitava “North American Fulfillment director, managing manufacturing and distribution functions” occupandosi, tra le altre cose, delle divisioni Personal Computer Company dell’America del Nord e dell’America Latina.

A luglio del 2014 Cupertino e IBM hanno siglato un accordo per distribuire tecnologie Apple a grandi aziende, in particolare iPad e iPhone sui quali gireranno software ad hoc realizzati da IBM. Una più stretta collaborazione permetterebbe di coordinare e affrontare meglio sfide in mercati come quello giapponese dove ultimamente è stato siglato un accordo a tre con Japan Post per la fornitura di cinque milioni di iPad agli utenti più anziani.

Se ha senso dal punto di vista economico l’acquisto di IBM dipende anche da quanto il merging potrebbe generare un ulteriore flusso di cassa, rispetto alla compensazione per il costo dell’acquisizione. Secondo Forbes, un simile accordo potrebbe consentire significativi risparmi consolidando dipartimenti che si sovrappongono quali finanze, risorse umane e approvvigionamenti. Anche per gli uffici si potrebbe risparmiare molto, usando spazi in comune. Per alcune linee di prodotti andrebbe naturalmente previsto uno spin off: non avrebbe ad esempio senso per Apple continuare a gestire il business dei mainframe.

IBM ha una rete vendita ben sviluppata e un ramo consulting concentrato sulle aziende e sulle pubbliche amministrazioni, da sempre due punti deboli di Apple. La Mela potrebbe sfruttare la sua dimostrata abilità nel creare prodotti desiderati dagli utenti e trovare molte gemme nella vasta libreria di brevetti e proprietà intellettuali di IBM, trasformando le idee in prodotti che il mondo enterprise vorrebbe comprare.

Ginni M. Rometty, CEO di IBM e Tim Cook, CEO di Apple
Ginni M. Rometty, CEO di IBM e Tim Cook, CEO di Apple

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