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Fotocamera iPhone 6 e iPhone 6 plus, prova in notturna: Apple punta sullo stabilizzatore per ridurre il disturbo

Proseguiamo la nostra serie di servizi con i quali proviamo ad esplorare le potenzialità della fotocamera dei nuovi iPhone 6 e iPhone 6 plus. Dopo avere fatto dei test su foto i piena luce (e anche in contro luce) e dopo una galleria con immagini in interni e con luce non perfetta, passiamo a degli scatti notturni. In questo caso abbiamo provato a simulare paesaggi come potremmo scattarli con una punta e scatta.

Il risultato delle due camere (a sinistra sempre quella di iPhone 6 e poi quella di iPhone 6 plus) lo vedete, di fatto le foto viste senza ingrandimento eccessivo e su uno schermo, non hanno grandi differenze.  In realtà andando a leggere i metadati si noterà che Apple ha programmato iPhone 6 in maniera differente da iPhone 6 plus: il telefono da 4,7 pollici, privo di stabilizzatore ottico, normalmente scatta al doppio degli ISO e con tempi che sono due volte più veloci rispetto al modello da 5,5 pollici.

La filosofia di Apple è chiara. Visto che il modello plus ha uno stabilizzatore, è possibile ridurre gli ISO, aumentando i tempi di apertura, senza avere micromosso e disturbo sull’immagine. Un principio che sembra funzionare. Nella galleria di scatti che pubblichiamo qui sotto si notano chiare differenze; specialmente quando le differenze in ISO, come capita in diverse occasioni sono elevate.

In realtà, in alcune occasioni, Apple porta questo principio al limite, se non oltre le possibilità tecniche del telefono. Se, infatti, iPhone 6 scatta con tempi che, nelle nostre immagini, non sono stati mai più bassi di 1/17 secondo, alcune delle immagini di iPhone 6 plus scendono addirittura a 1/4 di secondo a 25o ISO. Se con questa sensibilità il disturbo sulle immagini dovrebbe essere più basso, i vantaggi vengono abbattuti dall’eccessivo tempo di esposizione: 1/4 di secondo a ƒ2.2 è ben oltre le capacità di stabilizzazione della componente di iPhone 6. Persino l’eccellente stabilizzatore a cinque assi delle Olympus OM-D E-M1 e M5 faticherebbe in situazioni come queste.  Il risultato è immagini con un rumore non eccessivo, ma che sono poco incise perchè micromosse se non proprio mosse.

Nonostante questo, e nonostante questi per la maggior parte di chi legge, sono dettagli, visto che chi scatta con iPhone nella maggior parte dei casi, non stamperà le foto e non le ingrandirà oltre la misura dello schermo e non si eserciterà con crop estremi, siamo di fronte ad un interessante dettaglio, utile a far comprendere che Apple ha intenzione di spingere sulla fotocamera.

Qui di seguito la galleria non editata e non modificata in alcun modo, fatto salvo per la riduzione delle immagini portate a 1200X900, per ridurne il peso. Come si può notare, evitando ingrandimenti eccessivi, le foto sono del tutto simili. Nel controllo delle luci e delle ombre, bilanciamento del bianco, intensità del nero, i due iPhone i due iPhone si comportano di fatto allo stesso modo.

 

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