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Google Play Music: il tutorial per chi vuole usarlo su Mac

Nonostante al popolarità degli iDevice, esiste una fascia di clientela che possiede un Mac ma che ha deciso per differenti ragioni di preferire uno smartphone o un tablet Android ad iPhone e iPod e iPad. Per tutti costoro iTunes non può essere usato per sincronizzare musica sui cellulari Android; da poco però Google Play Music è disponibile anche in Italia. Questo breve tutorial è indirizzato a tutti coloro che vorrebbero sostituire il servizio musicale di Google a quello della Mela.

Che cos’è Google Play Music
Google Play Music è una delle principali alternative ad iTunes disponibile in particolare per gli utenti Google e Android. La spina dorsale del servizio è l’interfaccia web, che va a sostituire iTunes; per Google Play non esiste un equivalente di iTunes: la musica acquistata dal Google Music Play Store non verrà scaricata in locale, ma mantenuta “sulla nuvola”, pronta per essere ascoltata prevalentemente in streaming.

Se vorrete ascoltare la vostra musica lo potrete fare solo quando connessi online e utilizzando il browser, oppure attraverso l’applicazione Play Music su Android, che consente anche l’archiviazione dei brani offline. Naturalmente questo presuppone che possediate una connessione flat a banda larga, che permetta lo streaming abbastanza agevolmente.

Se vorrete la musica in locale, sul vostro Mac, avrete la possibilità di scaricarla tramite il Music Manager di Google, ma a quel punto per ascoltarla vi servirà un altro programma, come iTunes o Winamp. Per chiunque voglia sfruttare Google Play Music deve essere quindi chiaro che il servizio nasce principalmente per chi sfrutta i servizi “on the cloud”, non per chi vuole i brani mp3 sul proprio Mac. Preso atto delle differenze con iTunes, vediamo dunque come iniziare con Google Play Music.

Configurazione di Google Play Music
Fondamentale è innanzitutto possedere un account Google ed effettuare il log in online dal browser. Basterà poi collegarsi all’indirizzo https://play.google.com/music/listen ed iniziare la configurazione del servizio. Inizialmente verrà richiesto di inserire i propri dati di carta di credito, che verrà semplicemente verificata senza alcun addebito.

Conclusa la configurazione sarà possibile scaricare il Music Manager, app che vi permetterà di caricare online sullo spazio a disposizione di Google Play Music fino a 20 mila brani gratuitamente, sfruttando direttamente la libreria di iTunes. Il Music Manager servirà esclusivamente per “gestire” i brani, ovvero caricare online la vostra libreria musicale già presente sul Mac, oppure scaricare sul Mac la musica presente sul vostro account online di Googla Play Music. Non ha alcuna funzione di ascolto, non vi permette cioè di ascoltare la musica.

Una volta scaricato, il Music Manager verificherà immediatamente in maniera automatica i brani contenuti sulla vostra libreria iTunes del Mac e, qualora ce ne fossero, provvederà a caricarli online sul vostro account Google Play Music. Grazie alla funzione scan&match – l’equivalente di iTunes Match – dovrebbe rendere disponibili immediatamente online i brani disponibili nel Google Play Music Store sulla vostra libreria online, senza bisogno di attendere il caricamento “fisico”; procederà invece al caricamento effettivo di tutti i brani non riconosciuti. Verrano importate su Google Play Music anche le valutazioni dei brani e commenti ad essi riferiti, già presenti sulla vostra libreria di iTunes.

In base alle caratteristiche delle vostra libreria e delle vostra connessione online potrebbero volerci anche diverse ore per completare l’upload, la app di Google pare non essere esattamente una scheggia nel caricamento. I brani acquistati dal Google Play Music Store non faranno parte del computo dei 20 mila brani.

Caricata la libreria, avrete poi accesso a tutta la vostra musica direttamente su Google Play Music dall’interfaccia browser che vi consentirà l’ascolto – anche via iPhone e iPad – a patto di essere online. Per poter fruire della vostra musica sul dispositivo invece dovrete obbligatoriamente essere dotati di smartphone o tablet Android, e scaricare i brani desiderati sul dispositivo tramite l’interfaccia apposita della app dedicata.

Interessanti anche le opzioni disponibili nei “labs” accessibili dalle impostazioni: è possibile attivare le notifiche desktop (solo su Chrome), l’utilizzo della web app tramite HTML5, senza far uso di flash (compatibile anche su Safari), la valutazione a 5 stelle stile iTunes e l’abilitazione del campo commenti. Infine se doveste decidere di non voler più sfruttare il servizio di Google, è sempre disponibile la possibilità di cancellare per intero la propria libreria con un solo click.

Google Play Music pro e contro per chi ha un Mac
Quali sono dunque i vantaggi per un utente Mac nell’usare Google Play Music rispetto ad iTunes? Se oltre a possedere un Mac possedete un dospositivo Android, Google Play Music è sicuramente il compagno ideale e il sistema più comodo e immediato per poter avere sempre la vostra musica a disposizione allo stesso modo su Mac che sul vostro dispositivo mobile. Ricordiamo che iTunes non consente infatti di sicronizzare la libreria musicale da Mac ad Android.

Se invece non siete un utente Android, i vantaggi si riducono principalmente a tre. Il primo vantaggio è la possibilità di avere la vostra libreria online sempre disponibile. Per potervi accedere vi servirà solo una connessione online e un browser cui accedere con le vostre credenziali Google, e potrete ascoltare la vostra musica ovunque.

Il secondo vantaggio è l’integrazione con Google+, che vi consentirà di ascoltare almeno una volta interi brani messi a disposizione dai vostri amici (che devono ovviamente sfruttare Googla Play Music) creando un passaparola musicale virtuoso.

Il terzo vantaggio è il catalogo, che ad un primo esame sembra avere prezzi inferiori e più vantaggiosi rispetto all’iTunes Store.

Ci sono però anche degli svantaggi evidenti rispetto ad iTunes, che resta il principale collettore dell’attività di intrattenimento di un utente Apple. Se dunque avete intenzione di sfruttare Google Play Music con un iDevice, iTunes resta il doveroso punto di riferimento, essendo Google Play Music incapace di comunicare con i dispositivi Apple.

Oltre a ciò, il limite principale di Google Play Music è quello di richiedere necessariamente una connessione ad Internet qualora si volesse ascoltare la propria musica, essendo stato pensato principalmente per un’attività a partire dalla “nuvola”, svantaggio che invece il classico iTunes non ha, essendo ancora legato ad una filosofia più “locale”, nonostante la presenza di iTunes Match e iCloud consenta di espandere l’esperienza – seppur parzialmente – online.

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