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GT Advanced schiava di Apple: resi noti gli obblighi contrattuali tra le due parti

Ecco cos’è andato storto tra Apple e GT Advanced. A fare maggiore chiarezza sulla vicenda che da qualche settimana vede Apple colpevole della crisi finanziaria di GT Advanced è Fortune condividendo un documento nel quale emergono gli obblighi contrattuali tra le due parti.

Che Apple avesse l’esclusiva sul vetro-zaffiro impedendo a GT Advanced di venderlo ad altri clienti si sapeva, ma a quanto pare c’era anche un rapporto assolutamente disparitario tra le due aziende. Il controllo che Apple aveva sul produttore era davvero estremo tanto che GT Advanced non aveva neppure il potere di modificare il materiale, le specifiche o il processo di produzione senza il consenso esplicito da parte dell’azienda di Cupertino, mentre quest’ultima aveva il potere di modificare i termini di contratto in qualsiasi momento. Come si evince da parte del documento che fa parte della documentazione processuale per la richiesta del chapter 11, l’amministrazione controllata, GT Advanced Technologies aveva anche l’obbligo di soddisfare qualsiasi ordine di acquisto da parte di Apple, con pene severe se non avesse adempito alla richiesta.

“GTAT deve accettare e compiere qualsiasi ordine di acquisto effettuato da Apple nella data decisa da Apple. Se si verifica qualche ritardo, GTAT deve risolverli con spedizioni più celeri (a proprie spese) o acquistando beni sostitutivi (a proprie spese). Se la consegna non rispetta la data richiesta, GTAT deve pagare 320.000 dollari per ogni blocco di vetro zaffiro (circa 77 dollari per ogni millimetro di materiale) come risarcimento danni (per completezza, ad Apple ogni blocco costa meno di 20.000 dollari). Apple si riserva inoltre il diritto, senza compenso per GTAT, di annullare qualsiasi ordine di acquisto, totalmente oppure in parte, in qualsiasi momento. Allo stesso modo, Apple può cambiare in qualsiasi momento anche la data di consegna precedentemente decisa”.

Ricordiamo che Apple viene esplicitamente accusata da GT Advanced di essere il diretto responsabile del fallimento dello stabilimento di GTAT in Arizona, chiuso da quest’ultimo come parte del processo di ristrutturazione aziendale. Secondo i legali dell’azienda è stato impossibile “bilanciare costi ed obiettivi di produzione per ragioni al di là del nostro controllo”: in pratica, Apple aveva richiesto di creare blocchi del peso 262 Kg di zaffiro, una soglia che avrebbe reso economica la produzione, ma che era al di là dell’immaginabile per l’industria. Basti pensare che oggi i blocchi di produzione di vetro zaffiro sono di 100 Kg e che le fornaci vendute da GTAT sono ora nelle mani di un cliente che li vuole usare per produrre blocchi da 115 Kg.

In più l’azienda americana si era impegnata a produrre milioni di blocchi di vetro zaffiro, ma Apple aveva il diritto di non comprarne neppure uno. Apple, continuano le accuse, ha fatto costruire uno stabilimento che è stato necessario riadattare su una grande superficie per soddisfare le esigenze di produzione ed è stato consegnato a fine dicembre, quando mancavano solo sei mesi per la data limite di consegna dei materiali nelle quantità e qualità pretese da Apple. Presso lo stabilmente erano presenti un grande numero di dipendenti di Apple con i quali i dipendenti di GTAT dovevano interagire e ci sarebbero state difficoltà di coordinamento. Infine la lavorazione dei materiali per la loro finitura era nella responsabilità di Apple stessa che ha scelto partner e tecnologie a suo piacimento, sui quali non c’era alcun controllo da parte di chi produceva il vetro zaffiro; poichè altcuni strumenti non erano adeguati, GTAT ha dovuto provvedere i proprio a trovare soluzioni alternative e anche a cambiare la strumentazione in alcuni casi, e questo tutto a sue spese. Al momento della richiesta di  amministrazione controllata, GT Advanced perdeva 1,5 milioni di dollari al giorno.

Apple avrebbe replicato punto per punto alle accuse di GT Advanced, sostenendo che la ragione dei guai economici e finanziari sarebbero tutti dell’ex partner che, nei fatti, è stata incapace di rispettare i termini contrattuali e soprattutto i parametri qualitativi che si era impegnata a raggiungere, parametri che erano stati mutualmente concordati tra le due parti. Secondo Apple, che avrebbe assunto un notevole rischio ad entrare nella partnership, GT Advacend aveva tutto il diritto di ritirarsi dalle trattive: «ma non l’ha fatto in quanto c’erano enormi opportunità di business». Per questo si è assunta il rischio, perdendo la scommessa.

Anche se le due parti hanno trovato un accordo per sciogliere la propria partnership, resteranno comunque in contatto e GTAT continuerà a produrre blocchi di vetro zaffiro per Apple: si incontreranno ogni tre mesi per discutere i progressi di GTAT sotto questo punto di vista, venendosi incontro di volta in volta. Lo smantellamento dello stabilimento in Arizona è cominciato, con tutti i licenziamenti del personale al seguito: l’impianto dovrebbe chiudere definitivamente il 31 dicembre.

GT Advanced schiava

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