HP-Compaq, fusione sempre più in forse.

Che sia stata una decisione affrettata quella di fondere Hewlett Packard con Compaq, o meglio, la prima che incorpora la seconda?
Per ora registriamo non solo che la Commissione Europea ha forti dubbi sul mega conglomerato, ma anche che gli eredi di uno dei due fondatori della HP, William Hewlett, non sono convinti che HP-Compaq sia un affare e quindi negheranno il loro consenso, nel caso venisse chiesta l’opinione degli azionisti.
Walter Hewlett (figlio del co-fondatore di HP, William R. Hewlett), Eleanor Hewlett Gimon e Mary Hewlett Jaffe nonchè la William R. Hewlett Revocable Trust Fund e The William and Flora Hewlett Foundation posseggono un discreto quantitativo di azioni (100 milioni di azioni equivalenti al 5%) che potrebbe creare un grosso ostacolo all’approvazione della fusione.
La motivazione principale è che HP da sola possa avere un futuro più roseo che quello che si pensa possa avere la nuova HP (HP + Compaq).
Carly Fiorina (CEO di HP) e Michael Capellas (CEO di Compaq), molto attivi in questi giorni per convincere tutti gli analisti ed investitori, macinando migliaia di miglia per coprire tutti gli USA, dovrebbero cominciare a preoccuparsi, anche se analisti di ABN Amro credono che questa decisione non sarà  sufficiente.
Dal momento dell’annuncio della fusione (allora calcolata per un valore di 25 miliardi di dollari) ad ora il valore della società  unica è sceso a 21,3 miliardi di dollari.
Il valore di Compaq è sceso di quasi la metà  rispetto all’offerta di HP, mentre Hewlett-Packard ha guadagnato oltre il 17%, dopo questo annuncio della famiglia Hewlett.