Il Mactorola non può comprare canzoni on line e la scelta non sarebbe stata dettata solo da questioni di carattere tecnico, ma anche da valutazioni di spessore economico. A pensarla così sono alcuni analisti che nell’imminenza dell’annuncio di ieri avevano respinto la tesi del telefono che è anche in grado di operare su iTunes Music Store.
L’ipotesi di un cellulare Motorola che fa acquisti di musica, nata non si capisce bene dove visto che Jobs durante diversi eventi ha sempre detto che questa possibilità non rientrava nella sua visione, al momento non sarebbe stata presa in ponderazione per ragioni eminentemente economiche e per lo scarso ritorno che ne avrebbero i carrier. La vendita di brani “Over the air”, infatti, dovrebbe avere prezzi competitivi con quelli del negozio tradizionale, il che significa che non potrebbe aggirarsi ad un livello non superiore ai 2 dollari o ai due euro, in caso contrario i clienti si rivolgeranno inevitabilmente al computer che, oltre al resto, offre un’esperienza più gratificante ed è anche più semplice nell’uso del negozio rispetto ad un cellulare. Ma a questa soglia di prezzo, dando per scontato che Apple spunterà circa la metà del costo praticato sulla canzone, i margini per i carrier di telefonia si ridurrebbero al minimo visto che nei due dollari dovrebbe essere incluso anche quanto dovuto per il traffico.
Un’alternativa, secondo la società di analisi Forrester, potrebbe essere offrire qualche “plus” rispetto al semplice download di musica dal computer. Se, ad esempio, i carrier riuscissero a trovare un modo per lanciare un software che identifica una canzone trasmessa da una radio (ad esempio mediante un segnale interpretato dal telefono) e puntare ad un suo donwnload oppure, magari, creare un bundle intorno alla canzone (grafica, suoneria, loghi) da usare solo sul cellulare, allora un costo maggiorato potrebbe essere giustificabile.