E’ ormai vicino l’accordo tra le case discografiche indipendenti ed Apple. La firma di un contratto che consentirà a Cupertino di vendere sui siti europei di iTunes Music Store le canzoni di un grande numero di etichette che oggi non sono incluse nel catalogo, è frutto di un negoziato ricominciato e proseguito a tappe forzate dopo che il dialogo era stato bruscamente interrotto proprio alla vigilia dell’apertura dei negozi di Francia, Germania ed Inghilterra.
Secondo quanto avevano riportato allora alcune testate giornalistiche, Apple avrebbe preteso di imporre alle case discografiche indipendenti un contratto che prevedeva per la cessione delle canzoni un costo fisso per tre anni e un prezzo al di sotto di quello concesso negli USA sempre alle etichette indipendenti.
Sembra che Apple abbia ora accettato molte delle condizioni richieste dalle cosiddette ‘Indie’, concedendo ad esempio royalties non molto dissimili da quelle che paga alle multinazionali.
Le case discografiche indipendenti hanno un peso molto significativo sull’offerta musicale europea, meno dipendente dalle ‘cinque sorelle’ di quanto non lo sia quella americana; basti pensare che nella sola Inghilterra ben il 25% della musica è rappresentato dalle ‘Indie’, una percentuale che in Europa scende di poco toccando il 22%. In aggiunta a questo Apple, raggiungendo un accordo con le case discografiche indipendenti, si mette al pari con la concorrenza, OD2 e Napster, che hanno già un accordo in questo senso.