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iTunes Music Store: musica anche fuori dagli USA? Facile, anzi no

Delusi di non poter acquistare musica con le vostre carte di credito italiane, australiane, giapponesi, inglesi, tedesche e via dicendo? Una soluzione per aggirare l’ostacolo c’è, anche se si tratta di armarsi di pazienza e accettare qualche complicazione.

La chiave per superare l’ostacolo e la disposizione di Apple che iTunes Music Store vende musica nel nuovo formato AAC solo a chi possiede una carta di credito che fa riferimento ad un indirizzo statunitense, sono alcuni servizi su internet che vendono cariche di credito prepagate.

Questi servizi poggiano le “ricariche” su carte di credito senza avere preclusioni sulle nazioni d’emissione.

Uno di questi siti si chiama Webcertificate (non precipitatevi a fare click, poi vi spiegheremo perché) che offre, ad esempio, “cariche” (in forma di credito Mastercard) per un valore di 20 dollari applicando, un plusvalore di circa 3 dollari (di fatto si finisce per pagare quanto costa 20 dollari 23 dollari).

Al momento di registrarsi in questi siti basta inserire un indirizzo statunitense di “fantasia” avendo però cura di inserire correttamente il codice di avviamento postale (zip, per gli americani) corrispettivo alla città  scelta. Per risparmiare qualche cosa sarebbe bene anche avere l’accortezza di scegliere (come facevamo notare qui) uno di quegli stati USA che non sono tenuti a pagare le tasse locali sull’acquisto della musica online.

A quel punto si ottengono i dati della carta di credito “virtuale” appena caricata con la cifra da voi scelta. Fatto questo non siete ancora pronti, nel pannello Data & Ora scegliete il fuso orario della città  americana della “vostra” residenza e accedete ora ad iTunes Music Store.

Tutto a posto? Quasi…

Nel meccanismo esiste un’ulteriore complicazione, forse decisiva, almeno per il caso di Webcertificate. Il sito infatti, pur non curandosi della nazionalità  dell’intestatario della carta di credito, impedisce l’accesso al suo sito agli IP non USA, dunque oltre a quanto specificato più sopra bisognerà  effettuare l’operazione di ricarica al primo viaggio in terra statunitense, chiedere un favore a qualche amico o parente particolarmente fidato.

Se state pensando che ce n’è abbastanza per considerare tutta la procedura solo poco più di una curiosità  siete giustificati. Se credete che è più semplice sperare che presto Apple apra il servizio al più presto anche in Europa, altrettanto.

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