Nel giro di appena un anno iWork è diventato la seconda suite di produttività più venduta negli Stati Uniti. Il dato, piuttosto sorprendente se si considera che iWork gira solo su Mac, è evidenziato da una ricerca svolta da NPD.
Secondo la società specializzata in analisi di mercato iWork ha raggiunto il 2,7% delle vendite retail, ben distante dal 95% che conquista Office, ma davanti a WordPerfect Office che conquista solo l’1,6%.
NPD rileva un successo molto interessante se si scorporano i dati Mac da quelli del mondo Windows. Analizzando solo la piattaforma della Mela il pacchetto presentato da Apple per la prima volta ne gennaio del 2005 ha il 17,4% contro l’82% di Office. Anche in questo caso la cifra può sembrare non del tutto soddisfacente, ma, come fa notare Cris Swenson che ha elaborato la ricerca “strappare quasi un quinto del mercato ad un avversario con Office è un risultato degno di nota”
Corel, che continua a presentare WordPerfect Office come la vera alternativa a Windows, sottolinea che i dati non tengono conto degli altri canali di vendita, tra cui le vendite commerciali e quelle attraverso i distributori oltre ai bundle offerti dai produttori di computer. “Quando si aggiungono tutti questi canali – dice Richard Carriere general manager della unità che si dedica alla suite – noi siamo i leader nel campo delle suite alternative ad Office”.
Ma al di là dei dati e dei primati quel che resta è certamente il buonissimo risultato di iWork che smentisce le voci, diffuse da qualche sito, secondo cui Apple sarebbe meditando di sospendere lo sviluppo della suite in conseguenza dello scarso successo commerciale.