Martedì la filiale italiana di palmOne ha illustrato alla stampa il Tungsten T5.
Presentato in un ambiente che il management di palmOne ha definito “a tema” con il prodotto appena nato: la mediateca Santa Teresa di via della Moscova a Milano, un luogo dove le informazioni sono consultabili attraverso file multimediali, oltre che su carta… come i PDA, audio, video, immagini, trovano spazio, sempre più spazio nei palmari di Milpitas.
Il T5 che “ridefinisce la produttività per l’ufficio mobile” ha dalla sua una gran memoria flash, la maggiore sui PDA in commercio, non volatile (a batteria scarica non svanisce), di 256 MB totali ma 215 a disposizione, di cui 160 MB per archiviare quello che si desidera, 30 MB sono occupati dalla ROM e 55 MB dal program memory per le applicazioni.
Sarà ancora sul mercato per qualche mese il precedente modello T3 (ora ribassato a meno di 400 euro e decisamente appetibile), dal quale il T5 discende e del quale mutua varie parti hardware e concetti base. Una curiosità : palmOne ha deciso di non battezzare il successore del T3 con il nome T4, perché la numerazione 4 potrebbe essere considerata di cattivo auspicio, secondo le tradizioni… giapponesi.
Il processore del T5 è stato ulteriormente potenziato rispetto ai precedenti di Intel adottati finora da palmOne, ora l’Xscale PXA270 raggiunge il clock dei 416 MHz. Lo schermo LCD è lo stesso del T3 come risoluzione ma nel T5 è sempre tutto a vista, (non esiste più la slitta che ne celava una parte), risoluzione 480 x 320 pixel con visione verticale oppure orizzontale (per le applicazioni supportate) a 65.000 colori, la luminosità e il contrasto sembrano leggermente migliori sul nuovo modello, rispetto al T3. La batteria al litio (potenziata a 1300 mAh) ora è in grado di durare fino a una settimana.
Il servizio fotografico con altre informazioni sul T5, foto a confronto con altri modelli, la strategia palmOne per il mercato PDA e Smartphone è su questa pagina di Palmipede.
