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iPhone San Bernardino, la contea di Maricopa boicotta gli iPhone

La battaglia di Apple contro l’FBI non è condivisa da alcune autorità USA incaricate dell’applicazione della legge, al punto da arrivare all’annullamento di alcuni ordini. In una nota inviata al suo staff domenica 21 febbraio, il procuratore distrettuale della Contea di Maricopa in Arizona ha annunciato che non acquisterà più gli iPhone per i dipendenti, per protestare contro la scelta di Apple che non vuole attemperare alla richiesta dell’ente investigativo che pretende una backdoor per accedere a un iPhone nell’ambito delle indagini sulla strage di San Bernardino, in California, dello scorso anno.

Bill Montgomery, il procuratore distrettuale della Contea, ha scritto che la battaglia legale in corso “mette Apple dalla parte dei terroristi invece di schierarsi con la sicurezza pubblica”.

The Verge spiega che l’ordine annullato è insignificante ma la mossa evidenzia il rischio ostilità che Apple si troverà ad affrontare con le forze dell’ordine, più persistente di quanto probabilmente immaginato.

La scorsa settimana Donald Trump, candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, aveva invitato i suoi elettori a boicottare Apple parlando di arroganza da parte di Apple e chiedendo che questa si pieghi alle richieste delle autorità. Sulla questione l’opinione pubblica è divisa in tutto il mondo; da un sondaggio negli USA tuttavia pare che solo il 38% degli americani ritiene che Apple abbia ragione nella sua posizione che contrasta la richiesta delle forze dell’ordine di dare una mano nello sblocco dell’iPhone dell’attentatore di San Bernardino.

La Contea di Maricopa si fa notare da sempre per le modalità con le quali sono affrontate controversie legali. È, per intederci, la patria di Joe Arpaio, lo sceriffo “più cattivo d’America”, citato più volte per discriminazione, razzismo, violenza in carcere (obbliga i detenuti a indossare biancheria rosa e a mangiare alimenti scaduti) e si vanta di spendere di più per il pasto dei cani poliziotto che per il mantenimento in carcere dei reclusi. È noto per governare da anni con “pugno di ferro” nei confronti di immigrati sia legali sia illegali oltre ad essere accusato di avere atteggiamenti omofobici.

Il CEO di Apple nelle ultime ore ha detto che il governo  sta di fatto chiedendo ad Apple di creare “l’equivalente software di un cancro” per entrare nello smartphone, superando i sistemi di sicurezza integrati a protezione dei dati degli utenti. Secondo Tim Cook non si tratta di questione che riguarda “un solo telefono” ma un caso che avrà ripercussioni nel futuro: “Il governo può obbligare Apple a scrivere  un software che riteniamo renda centinaia di milioni di nostri clienti vulnerabili in tutto il mondo?”.

Contea di Maricopa

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