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La Francia contro Google: un’operazione da film di spionaggio

Emergono alcuni interessanti retroscena sulla recente retata che ha visto la Direction Générale des Finances (DGF), la Finanza francese, invadere gli uffici parigini di Google e sequestrare un’imponente mole di materiale e dati, che potrebbero portare Google in tribunale per evasione fiscale e costare a Mountain View circa 1,6 miliardi di dollari.

Stante quanto riportato a Europe 1 dal procuratore francese Éliane Houlette (nell’immagine a fondo articolo), il raid nella sede di Google era stato progettato in maniera minuziosa da diversi mesi e la finanza francese si stava preparando da circa un anno per riuscire a cogliere l’azienda impreparata, per mettere le mani su la maggior quantità di dati possibili. Un piano studiato per impedire a Google di sospettare dell’arrivo della DGF, che avrebbe spinto l’azienda a correre ai ripari anticipatamente e a cancellare quelli che avrebbero potuto essere dati compromettenti.

L’operazione era stata chiamata “Operazione Tulipano” e Google stessa non era mai nominata durante le indagini e nel corso della preparazione del “colpo”: ci si riferiva all’azienda appunto chiamandola “Tulipano” in relazione alla nazionalità della società “holding” di riferimento, che ha sede in Olanda. Le indagini sono state condotte per un anno lavorando completamente offline, mentre è stato usato solamente un computer, ma esclusivamente come word processor, per evitare al massimo la possibilità che ci fosse una fuga di informazioni e che Google potesse essere avvertita anzitempo.

Il risultato del blitz della DGF è una mole di dati impressionante, diversi terabytes, che potrebbe richiedere mesi se non anni per una verifica completa, che probabilmente trascinerà Google davanti alla legge, considerando soprattutto le dichiarazioni del ministro dell’Economia e delle Finanze francese, Michel Sapin, che ha escluso la possibilità che il governo d’Oltralpe possa decidere di venire a patti con Google, come già avvenuto in altri Stati come in Regno Unito.

L’obbiettivo dei francesi è quello di recuperare il maltolto, ovvero un’ingente quantità di denaro ottenuto da Google tramite strategie di elusione fiscale; alla Francia però potrebbero servire anni prima di prevalere in tribunale, mentre nel frattempo questioni di tal genere potrebbero danneggiare l’immagine del Paese agli occhi delle aziende estere, desiderose di investire nel loro mercato ma poco incentivate ad azioni di questo genere.

Eliane Houlette

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