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La recensione di Clean Text, il coltellino svizzero delle parole

Lo abbiamo scritto tante volte, è possibile vivere anche di solo iPad/iPhone: integrare questi due strumenti e soprattutto utilizzare il tablet di Apple per molte delle attività del tempo libero e anche di lavoro si può, grazie alla flessibilità del sistema operativo di Apple e alla ricchezza dell’ecosistema delle app disponibili.

Anche la manipolazione del testo, soprattutto adesso che ci sono gli iPad Pro con la tastiera integrata di Apple (o comunque si possono usare tastiere di teste parti), è diventata sempre più possibile. In questo contesto, occorreva da tempo una app che colmasse un vuoto particolare: quello relativo alla trasformazione del testo. I grandi attori del mercato degli editor di testo – siano essi Microsoft con Word, Literature and Latte con Scrivener, Soulmen con Ulysses o la stessa Apple con Pages, offrono strumenti piuttosto basilari per manipolare con successo il testo all’interno dell’iPad e dell’iPhone. Come fare se si vuole trasformare l’esperienza di iOS non solo in un comodo sistema per scrivere ma anche per editare e trasformare il testo? Ecco che arriva Clean Text di Apimac.

Cos’è Clean Text

All’apparenza Clean Text sembra una app piuttosto semplice: nella versione per iPad (ma i comandi sono analoghi anche in quella per iPhone) presenta in alto pochi comandi: “Paste Over”, i classici simboli a forma di freccia di “annulla” e “ripeti”, e “Copy All”. A destra, oltre a un universale segno del cestino e un segno di esportazione (che richiama il tradizionale menu di Apple con le app e i servizi con le quali è possibile interagire), c’è il simbolo della chiave inglese che, una volta premuto, fa comparire un pannello sulla sinistra con una serie di comandi (indicati in inglese).

I comandi sono gli strumenti che permettono di manipolare il testo: il parterre non potrebbe essere più completo e ricco. Li vediamo tra un attimo, mettendoli alla prova su strada con del testo da manipolare. La cosa interessante è l’uso possibile di questa app. Come abbiamo detto rende l’iPad (e l’iPhone) strumenti di lavoro sul testo molto più ricchi e completi. E la manipolazione di testi non è una cosa che serve solo agli scrittori o, al limite, ai giornalisti. In realtà, per via di una serie di formati proprietari e modalità di formattazione sempre più difficili da gestire, anche quando si può aprire un documento di un certo formato in un altro, oppure si può semplicemente copiare il testo, rimangono moltissimi problemi di formattazione. E poi ci sono necessità di manipolazione del testo, trasformazione delle maiuscole in minuscole, migrazioni da uno stile di virgolette e punti di sospensione all’altro, alleggerimenti e vere e proprie trasformazioni da tra formati (da Html a testo piano, per esempio).

In questo senso Clean Text è uno strumento utile anche per chi realizza pagine web, designer, sviluppatori (dopotutto il codice è semplice testo), impaginatori e persone che gestiscono e che si trovano a manipolare testo in formati differenti per lavoro o per passione. Ma anche semplicemente “sbrogliare” il testo di una mail diventata illeggibile a causa di formati non completamente compatibili dei client di posta elettronica.

In più, una piccola chicca, nonostante Clean Text sia sostanzialmente una app senza uno spazio dove salvare il testo (che viene incollato e poi copiato direttamente nella finestra principale), permette però di passare tramite iCloud il testo su cui si sta lavorando da uno strumento all’altro, dall’iPhone all’iPad e viceversa, sempre e automagicamente.

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Tutte le manipolazioni sono possibili

Clean Text offre un parterre veramente ricco di possibili manipolazioni e una tastiera espansa – nel caso non si stia usando una tastiera esterna. Nella barra laterale abbiamo una serie di strumenti per manipolare il testo divisi in gruppi. Il primo, più semplice, è chiamato Smart Tools e serve per ripulire e compattare il testo sulla base di parametri pensati da Apimac che rispecchiano le principali problematicità che un testo “ingarbugliato” solitamente presenta. Inoltre, nel caso ci siano problemi, la funzione di Undo (annulla) ha un registro di memoria infinito e quindi è sempre possibile tornare sino alla versione originaria del testo nel caso si sia fatto qualche sbaglio.

È possibile anche pulire in maniera smart il contenuto degli appunti senza nemmeno doverli incollare all’interno della app: in questo modo si può in maniera molto rapida ed efficace tagliare del testo da un documento, passare magari con slide over oppure Split View alla app Clean Text, premere “Clean Clipboard” e tornare a incollare il testo appena ripulito nella app di partenza. Abbiamo provato questa tecnica che risolve la maggior parte dei problemi e abbiamo totalizzate un tempo totale di tre secondi per svolgere tutte le operazioni.

Le cose poi si fanno più ricche e complesse con una serie di altri comandi: la sezione Fix permette di eliminare o correggere una serie di errori di tabulazione e impaginazione, tipici dei testi che provengono ad esempio da un documento Word o dal web: linee vuote, spazi bianchi lasciati un po’ da tutte le parti, tabulazioni da convertire in spazi (o viceversa).

C’è poi una sezione dedicata alle “Quotation marks”, cioè alle virgolette: si possono cambiare tutti i tipi in tutti i tipi: dritte in curve, angolate in dritte, doppie in singole e viceversa, e via dicendo, incluse le CJK, cioè le virgolette Cinesi, Giapponesi e Coreane.

La parte delle “Conversioni” permette di gestire l’ordine delle righe (ascendente o discendente), aumentare o diminuire indentature e rientri, sostituire tre singoli punti di sospensione con il segno unico dei tre puntini di sospensione, convertire il testo in Rot 13 e convertirlo di nuovo in testo normale (il ROT 13 è un testo criptato: “dhrfgb è ha rfrzcvb qv EBG 13”), l’utilissima conversione da Html a testo semplice, la gestione degli spazi e delle altre notazioni con il simbolo % negli Url, la conversione da Emoji e Symbols a descrizione degli stessi basata sulla lingua selezionata dal sistema.

Infine è possibile utilizzare trasformazioni di “Pseudo testo” (a testa in giù o speculare) e un “Trova e sostituisci” potentissimo, con anche le espressioni regolari. In questa sezione il lavoro è davvero notevole perché consente di impostare meccanismi estremamente potenti per gestire in maniera automatica le sostituzioni o le manipolazioni di testi anche estremamente lunghi o complessi.

Prova su strada di Clean Text

Il programma, essenziale nella sua grafica, è estremamente stabile e potente. Non ha mai dato problemi nonostante per testarlo sia stato passato testo anche di dimensioni ragguardevoli (ad esempio un intero libro preso dal progetto Gutenberg). Non rallenta e non dà problemi. La “spartanità” della sua interfaccia si rivela anche nella fase di output, quando semplicemente un lampo segnala l’avvenuto aggiornamento senza contatori visibili, fumetti che dicano se l’operazione è stata effettivamente portata a termine e quante azioni (ad esempio quante sostituzioni o cancellazioni) siano state complessivamente effettuate.

Abbiamo fatto un esperimento: da Safari abbiamo selezionato la pagina italiana di Wikipedia dedicata ad Apple e abbiamo estratto il codice html con l’utilissimo coltellino svizzero Workflow e l’abbiamo selezionato per poi incollarlo dentro Clean Text. A questo punto abbiamo avuto a disposizione uno strumento potentissimo per gestire un testo di 235mila caratteri spazi inclusi.

Lo abbiamo convertito da Html a testo semplice portandolo a 72mila caratteri in un colpo solo e rendendolo non soltanto facilmente usabile ma anche ben impaginato e ben utilizzabile. C’erano comunque anche molte altre cose che abbiamo potuto fare: manipolazioni per eliminare doppi spazi, righe vuote inutili, trovare e sostituire alcune parole, eliminare tutti i richiami alle citazioni al piede della pagina di Wikipedia (i numeri tra parentesi quadra): cose che a mano avrebbero richiesto un lungo lavoro di editing con sempre la possibilità di errore ma che la potenza delle espressioni regolari e degli altri strumenti di manipolazione del testo presenti in questa piccola app hanno reso molto facile e veloce, oltre che complete.

In conclusione

L’ambito di utilizzo di Clean Test è molto più ampio che non il semplice gestire il testo per scrittori professionali. Tutti quelli che si trovano prima o poi ad impazzire dovendo “ripulire” un testo da una serie di formattazioni sbagliate, da “orrori” introdotti da conversioni sfortunate (ad esempio, nel libro guardato sul progetto Gutenberg, molte volte c’erano a capo che erano un errore della gestione del software di OCR usato per fare scansione e riconoscimento del testo dal libro originale: un problema risolvibile in pochi minuti) e altre problematiche di testo.

La comodità per chi fa pagine web direttamente sull’iPad, ad esempio, di ricevere un documento formattato in Word e poterlo trasformare rapidamente e in maniera completa per pubblicarlo ad esempio sulla pagine web di un blog è davvero notevole. Nella filiera di app che si possono utilizzare per rendere l’iPad e l’iPhone strumenti utili per la produttività questo Clean Text è un fenomenale coltellino svizzero.

Clean Text si acquista su App Store a 2,99 Euro, seguendo questo link diretto.

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