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L’antritrust italiano multa Samsung per 3,1 milioni di euro. Aggiornato: Samsung risponde

Nuova sanzione per un colosso di tecnologia: questa volta dall’antitrust italiano arriva una mega multa da 3,1 milioni di euro a Samsung. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha annunciato di avere chiuso un procedimento nei confronti di Samsung – avviato anche su istanza delle associazioni di consumatori Federconsumatori Palermo e Unione Nazionale Consumatori – sulle modalità di pubblicizzazione e gestione di manifestazioni promozionali caratterizzate dalla promessa della attribuzione di prodotti e/o rimborsi sul prezzo nel caso di acquisto dei beni pubblicizzati.

L’Autorità spiega di avere “individuato una prima pratica commerciale ingannevole ed aggressiva ritenendo, da un lato, che i messaggi pubblicitari presentavano gravi carenze informative sulla natura della promozione, sulle condizioni, limitazioni e modalità da seguire per ottenere il premio/vantaggio promesso, e dall’altro, che le modalità di partecipazione fossero particolarmente gravose”.

Stampanti Samsung

“Con riferimento al primo profilo di ingannevolezza” scrive l’AGCM “nei messaggi promozionali non risultava evidente che, l’ottenimento del premio o del rimborso/sconto promesso non era immediatamente collegato all’acquisto del prodotto, come indicato nelle pubblicità, ma poteva essere ottenuto solo in un secondo momento, seguendo la procedura prevista per l’operazione a premio, di cui il consumatore veniva pienamente a conoscenza solo dopo avere acquistato il prodotto e dopo aver letto i termini e le condizioni integrali del Regolamento della manifestazione a premio”.

“Con riguardo al secondo profilo di aggressività, le procedure adottate erano tali da ostacolare i consumatori nella richiesta e nell’ottenimento del premio/vantaggio promesso, in quanto erano imposti una serie di adempimenti, talvolta ripetitivi, da effettuare entro un breve termine, cui si aggiungeva, in alcuni casi, la reiterata richiesta di produrre ulteriore documentazione (dichiarazioni del venditore, scontrini ed etichette IMEI da produrre in originale); inoltre, in assenza di una connessione a internet (o di strumenti adeguati, quali smartphone o personal computer) e/o di un livello di alfabetizzazione informatica sufficiente, il cliente poteva non essere in grado di adempiere a tutti i passaggi previsti”.

L’Autorità spiega ancora adi avere accertato una seconda pratica commerciale aggressiva, collegata alla raccolta dei dati personali dei propri clienti per finalità di marketing adottata da Samsung fino al 15 agosto 2016. “In particolare, una volta proceduto all’acquisto di un prodotto oggetto di promozione, Samsung richiedeva, come condizione obbligatoria per partecipare alla promozione, la registrazione alla piattaforma Samsung People e il consenso all’utilizzo dei suoi dati personali anche per finalità di marketing”. Non era, infatti, sufficiente informare il consumatore, solo in quel momento, che i dati personali sarebbero stati utilizzati allo scopo di effettuare campagne di marketing dedicate, in quanto il consumatore, che aveva acquistato il prodotto in promozione nella prospettiva di ottenere un premio/rimborso/regalo, “non poteva a quel punto esimersi dal fornire una serie di dati personali che esulavano dalla manifestazione a premio e dal consentire il trattamento degli stessi anche per finalità di marketing”.

“Considerato che le misure correttive adottate nel corso del procedimento, incidono notevolmente sulle modalità di partecipazione alle manifestazioni a premio e che Samsung ha interrotto spontaneamente la seconda pratica contestata, l’Autorità ha diminuito l’importo della sanzione amministrativa irrogata per la prima pratica a € 2.125.000 e l’importo della sanzione amministrativa irrogata per la seconda pratica a € 975.000”.

Aggiornamento: la risposta di Samsung Italia

La risposta della multinazionale sud coreana non si è fatta attendere. Samsung Electronics Italia contesta integralmente il contenuto del provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed evidenzia di essersi sempre adoperata per una gestione corretta ed efficiente delle proprie iniziative promozionali, al fine di tutelare i propri consumatori.

Inoltre l’Azienda ha sempre veicolato un’informazione pubblicitaria corretta, adeguata alla tipologia di attività promozionale, ed è sempre alla ricerca di nuove modalità e strumenti innovativi per comunicare in modo efficace e trasparente, a tutto vantaggio dei consumatori, del mercato e dei clienti. Samsung Electronics Italia sta valutando di presentare ricorso al TAR contro il provvedimento sopra citato.

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