L’antitrust europeo mette nel mirino Intel. Responsabili dell’ufficio per la libera concorrenza dell’UE hanno perquisito nel corso della giornata di oggi gli uffici della società di Santa Clara in varie nazioni del vecchio continente. Tra questi ci sono certamente quelli di Monaco, in Germania e Swindon, in Inghilterra, come confermato da rappresentanti locali.
L’operazione, come precisato da un portavoce dell’UE, si colloca nel contesto ‘di un’indagine in corso su Intel alla luce dell’articolo 81 del trattato dell’Unione che proibisce prezzi fissi e la distorsione della concorrenza nell’ambito dei paesi che aderiscono al trattato’. In pratica per verificare se Intel persegue un esercizio abusivo del monopolio nel campo dei processori.
Nei mesi scori l’UE aveva già fatto sapere di essere intenzionata a riaprire l’indagine antitrust contro Intel e a questo scopo. Successivamente aveva inviato 64 lettere a produttori di PC e rivenditori con lo scopo di raccogliere informazioni. AMD aveva presentato all’UE un documento con il quale avanzava le stesse accuse che negli USA l’hanno condotta a portare davanti ad un tribunale federale la concorrente per abuso di posizione dominante.
Al momento non è chiaro se dagli uffici di Intel siano stati sequestrati documenti o computer. Oltre alle sedi di Intel sarebbero state interessate dalla perquisizioni anche quelle di alcuni produttori europei di computer e con essi le rappresentanze continentali di multinazionali dell’informatica.