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Londra e MacExpo, appunti di viaggio

La piovosa Londra è stata la sede del MacExpo 2002.

Nella città  europea che meglio mischia modernità  e tradizione sono arrivati i computer di Apple, era decisamente impossibile non accorgersene: cartelloni pubblicitari per le strade, affissioni nella frequentatissima metropolitana e megaposter a coprire le facciate dei palazzi in ristrutturazione, come quello gigantesco nella centralissima Piccadilly Circus (due solamente i temi: “They Just Click” per la fotografia digitale e “Hello Stocking” per l’audio digitale dell’iPod).
Ma a Londra la presenza del marchio Apple non è legata ovviamente al solo momento espositivo, basta percorrere Tottenham Court Road per imbattersi in alcune vetrine ben fornite di prodotti hi-tech, Apple in primis.
Ma veniamo al contesto: MacExpo.
E’ stato certamente un evento interessante a livello nazionale, avere una fiera informatica così ben focalizzata sul mondo Mac non può che fare piacere, e i numeri lo dimostrano, dal nostro punto di vista, credo che tutti gli italiani aspettino di vender rinascere, dalle ceneri di un ormai troppo dispersivo Smau, un “QualcosaMac” che possa, almeno lontanamente, assomigliare al MacExpo.
Certo l’organizzazione della MacExpo Events/Turret Rai non era all’altezza di quella ormai rodatissima delle Expo americane o di quella di Parigi, pochi controlli agli ingressi, scarse informazioni per la stampa e tanto meno connessioni internet per poter lavorare… certo i biscotti al burro e una hostess attempata e gentile come Mary Poppins non mancavano, dobbiamo solo ringraziare un anonimo benefattore, che forniva una connessione wireless aperta per il Business Design Centre, se tutto il nostro report fotografico vi ha potuto raggiungere.
Cogliamo anche l’occasione per ringraziare il cordialissimo Alan di Apple Europe che ha gradito così tanto il nostro lavoro da linkarlo nella pagina di Apple UK dedicata al MacExpo.

Al MacExpo 2002 era anche presente uno stand di AppleStore, rappresentando così la prima realtà  di vendite dirette di Apple nel continente europeo. Alcuni sconti interessanti da cogliere al volo ma, nonostante una IVA leggera rispetto al nostro 20%, la vecchia Sterlina impediva a qualunque Euro-visitatore di coglierne tutti i benefici.
La novità  di rilievo all’esposizione britannica era sicuramente prima apparizione pubblica dei due rinnovati portatili di Apple, presentati sul web da qualche giorno, ma, si sa, toccare con mano è sempre una bella sensazione, parlare con gli esperti e poter risolvere quel problema mai capito è un validissimo aiuto, lo dimostrano i molti scatoloni di iMac e gli altri prodotti in vendita tra gli stand che abbiamo visto trasportare dagli avventori, col sorriso stampato sul viso, verso l’esterno dell’expo.

Londra ci è apparsa magnifica e caotica come sempre, le modelle di Miss Mondo vi hanno trovato rifugio dopo i tristi fatti africani, i vigili del fuoco scioperano da tempo e i militari si prodigano nello spegnimento dei, fortunatamente rari, incendi, qualunque cosa costa almeno il triplo dei prezzi conosciuti nell’area Euro, per il giretto da mezz’ora sulla ruota panoramica “LondonEye” sul Tamigi bisogna restare in fila per un minimo di due ore, il cibo è britannicamente vergognoso e i grattacieli dalla forma ad ogiva crescono nella desolata City del week-end.

Tutto sommato un buon MacExpo passibile di miglioramenti, ma Apple, con la sua partecipazione ufficiale, pare aver trovato un ottimo momento promozionale per l’area del Regno Unito… l’Europa è altra cosa (e gli inglesi non perdono l’occasione di andarne orgogliosi), e per tutti gli altri c’è l’AppleExpo di Parigi.
Lasciamo Londra con la giusta malinconia, forse per ricevere nel nostro paese un nuovo Titanium da 1 GHz con SuperDrive bisognerà  attendere ancora un periodo imprecisato: speriamo che presto i fornitori diano modo ad Apple di evadere gli ordini massicci, anche grazie ai ribassi di prezzo, che sono stati fatti nelle scorse settimane.

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