Il Palm M100 è appena arrivato, ma qualcuno l’ha già definito niente altro che un esercizio di stile e un modo per fronteggiare l’avanzata inesorabile dei Visor di Handspring.
E in effetti se si va a guardare da vicino si capisce le vere novità sono davvero poche.
Certo, il nuovo Palm ha forme ricurve, il flip ripiegabile e i cover accessori di diverso colore e un prezzo di soli 150 dollari. Manca però l’atteso software per il riconoscimento della calligrafia (al cui posto è stato piazzato un miglioramento del note pad che consente di tracciare a tutto schermo anche schizzi e disegni) ancora non si è visto. In agigunta a ciò le ridotte dimensioni dello schermo e la modifica al connettore HotSync lasciano perplessi sulle reali possibilità che questo progetto ha di rimpiazzare in toto la serie III nel prossimo futuro.
In aggiunta a ciò alcuni osservatori hanno notato che il nuovo disegno del connettore e l’assenza di slot di espansione non permettono di utilizzare gli accessori delle serie III/V, un aspetto che già da solo rende l’m100 meno appetibile come secondo palmare o come oggetto da destinare ai figli, se gia’ si possiede un Palm delle serie precedenti.
Tra le migliorie lo schermo che, da notizie arrivateci da nostri corrispondenti d’oltre oceano, è leggibilissimo e il contrasto superiore a quello delle serie III/V/VII. Tra le novità anche un nuovo suono di sistema dal volume più alto che ne consentirà un vero utilizzo come sveglia.
Insomma, davvero viene da pensare che come esercizio tutto bene, ma ora ci aspettiamo qualcosa di piu’.
[A cura di Beniamino Cenci Goga]