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MacBook con chip Broadwell entro Natale: la roadmap di Intel

Nella giornata di ieri Intel ha diffuso alcuni particolari sulla produzione e sulle tempistiche del suo nuovo chip a basso consumi Core M, il “motore” che sarà montato sulla nuova linea di portatili Apple. Ma quali saranno i tempi? Con ogni probabilità vedremo i primi MacBook con chip Broadwell entro Natale 2014, ma bisognerà aspettare il 2015 per assistere al lancio di una serie completa di computer con la nuova generazione di processori.

«La tecnologia 14nm di Intel sarà utilizzata per produrre una vasta gamma ad alte prestazioni per prodotti a basso consumo energetico, tra cui server, dispositivi di personal computing e Internet delle cose», scrive nella sua nota Intel che poi descrive una road map di massima: prima arriveranno i device di consumo, poi altri tipi di dispositivi: «I primi sistemi basati sul processore Intel Core M saranno sugli scaffali per la stagione festiva seguita da ampia disponibilità nella prima metà del 2015. Altri prodotti basati sulla microarchitettura e il processo 14nm con tecnologia Broadwell saranno introdotti nei prossimi mesi».

Se si seguirà un modello già messo in atto negli anni scorsi, i prodotti Apple saranno tra i primi – se non i primi in assoluto – ad utilizzare la nuova tecnologia. Dunque, a chi ha bisogno di cambiare il proprio ultrasottile, Intel potrebbe fare un bel regalo di Natale. Chi ha bisogno di un notebook di dimensioni maggiori, invece, potrebbe dover aspettare ancora qualche mese se ci tiene ad avere la tecnologia Broadwell sulla propria macchina.

MacBook Pro Retina

Non si tratta solo di particolari tecnici: la linea Broadwell per la quale Intel – dopo un certo ritardo – ha finalmente annunciato l’avvio della produzione a regime rappresenta un vero e proprio salto generazionale (Macity ne parla qui) rispetto agli Haswell, attualmente montati sui portatili Apple, che proprio nel mese scorso hanno avuto potenziamenti nel processore e nella RAM, probabilmente per riuscire ad allungare la vita utile sul mercato sino a quando i Core M non saranno disponibili.

I nuovi chip sono realizzati con tecnologia a 14nm. Secondo il produttore queste particolari CPU consumano fino al 45% in meno rispetto ai chip attuali e producono il 60% del calore in meno. Occupano anche meno spazio (fino al 50% di spazio in meno) garantendo allo stesso tempo prestazioni dal 20 al 40% migliori secondo i casi. Un chip esplicitamente pensato per la versatilità: dai server ai notebook, appunto, sino ai tablet (mercato dove Intel si è fatta prendere in contropiede da Arm).

Con l’arrivo dei chip Broadwell, poi, è pensabile anche ad una ridefinizione più strutturale del’offerta sul mercato dei portatili Apple, forse con una fusione delle linee Air e Pro, quasi sicuramente con un nuovo modello di Air a 12 pollici con schermo Retina e nuovi notebook sottilissimi. Insomma, diversi elementi su cui pensare per chi deve o vuole cambiare nel prossimo futuro il proprio portatile.

https://www.youtube.com/watch?v=ov4m-SeLc5I

 

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