Chi vuole inviare audio o video in streaming deve quasi necessariamente ricorrere all’utilizzo di server centralizzati e di provider specializzati. La gran quantità di banda necessaria ai provider audio/video fa lievitare moltissimo i costi di gestione degli streaming sul web, se molti utenti si collegano congiuntamente allo stesso file.
Alla Carnegie Mellon University di Pittsburg (e campus esterni, come quello californiano, che vede tra i suoi finanziatori anche Steve Wozniak, co-fondatore di Apple) sta lavorando ad una soluzione che eviterà questo tipo di problema facilitando tutti coloro che vogliono semplicemente trasmettere in peer to peer.
Alla base del software, già rilasciato ma ancora in corso di sviluppo, QuickTime di Apple, che permette la condivisione della larghezza di banda tra fornitore ed utente senza dover sostenere costi proibitivi per i privati.
La soluzione si chiama ESM – End System Multicast e supporta NAT e firewall permettendo l’accesso al servizio ad un numero alto di persone.
Curiosamente l’attuale sviluppo di ESM, per merito di Yang-hua Chu, Sanjay Rao, Srinivasan Seshan e Hui Zhang, si ferma al solo mondo Win (98/NT/ME/2K/XP) e Linux (RedHat 6.2-8.0/Debian 2.2-3.0), nonostante QuickTime sia una soluzione di Apple, il supporto di Mac e Unix è ancora assente, ma dal sito dell’università si annuncia in una prossima release.