Sviluppato sulla falsa riga di Automator, Proxi permette di definire eventi e liste di azioni da eseguire per ognuno di essi.
Gli eventi possono essere bottoni premuti sul vostro AirClick (il telecomando di Griffin), ma anche semplici combinazioni di tasti oppure la fine di una canzone in iTunes o l’arrivo di un messaggio di posta elettronica. Ogni evento può iniziare l’esecuzione di una serie di operazioni, come mostrare una finestra semitrasparente sullo schermo con del testo (che può essere ottenuto da altre applicazioni, si pensi alle informazioni sul brano in esecuzione, per esempio) o lanciare determinati programmi, oppure ancora generare una combinazione di tasti.
Le possibilità offerte da Proxi paiono davvero interessanti, soprattutto per la sua semplicità di utilizzo: tutte le operazioni avvengono tramite drag&drop.
à possibile farsi un’idea del funzionamento di Proxi guardando i filmati e le schermate presenti su questa sezione del sito di Griffin, oppure direttamente scaricando ed installando la beta pubblica a partire dalla stessa pagina.
Proxi richiede un qualsiasi Macintosh sul quale sia installato Mac OS X 10.4 o più recente. Si tratta di un’applicazione Universal Binary.
Proxi supporta questi trigger nella versione 1.0:
– AirClick
– AppleScript
– Folder Monitor
– Hotkey Monitor
– iChat Monitor
– iTunes Monitor
– Mail Monitor
– PowerMate
– RSS Monitor
– Scheduled
– Skype Monitor
– Riconoscimento vocale
Proxi supporta questi task nella versione 1.0
– AppleScript
– Growl Notification
– iChat Control
– iTunes Control
– Premi tasto
– Lancia Applicazione
– Carica Clipboard
– Apri archivio
– Apri URL
– Luce PowerMate
– Messaggio sullo schermo
– Scorrimento
– Skype
– Riproduci suono
– Messaggio vocale
– Store Value
– Write to File