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Recensione Amazfit Pace, GPS al polso con buone idee molte da sviluppare

L’arrivo della bella stagione spingerà certamente gli utenti ad uscire per le strade e a fare un bel po’ di sano movimento fisico. E’ il periodo degli smartwatch per sportivi e un tocca sana potrebbe arrivare da Amazfit Pace, un orologio smart dedicato al fitness, bello da vedere e apparentemente con molto potenziale che abbiamo messo alla prova nei giorni scorsi.

Estetica

Amazfit Pace è bello da vedere e da maneggiare. Stile classico, con quadrante circolare, somiglia un po’ alla serie Moto 360, con tanto di piccola banda nera sul display, utile, molto probabilmente, a nascondere circuiti e sensori vari. Una cassa in ceramica rende l’orologio particolarmente resistente, ma anche minimale ed elegante. Il profilo è pulito e lineare e l’unico pulsantino, di piccole dimensioni, è nascosto quasi sul retro, invisibile a prima vista. Sulla parte posteriore troviamo il sensore per rilevare il battito cardiaco, anche in modalità continua come si vedrà a breve, oltre ai circuiti per la ricarica. Il cinturino in silicone è di ottima qualità, assolutamente comodo da indossare, anche per tutta la giornata, ed è disponibile in diverse colorazioni oltre che essere facilmente sostituibile.Ma Amazfit Pace risulta compatibile con la totalità di cinturini da 22 mm. Insomma, quando si parla di materiali e di estetica, questo smatwatch, particolarmente economico (soprattutto nella versione cinese), non ha nulla da invidiare a qualsiasi altro dispositivo, e riesce tranquillamente a mettere in ombra anche orologi di fascia superiore.

Anche l’hardware è soddisfacente. Il display da 1,34 pollici ha una risoluzione 320×300 pixel e utilizza la tecnologia LCD trasnfettiva, quindi riflettente. Pesa 54.5 grammi, dunque molto leggero, nonostante le dimensioni generose. Al suo interno un processore da 1.2 GHz,  4GB di memoria integrata per archiviare musica, 512 MB di RAM, e connettività Bluetooth 4.0, modulo WiFi, GPS+ GLONASS, certificazione IP67 e un utilizzo di almeno 5 giorni, se intenso, che può arrivare a 11 giorni con utilizzo blando.

Per quanto riguarda il display a primo impatto spiazza. Anzi, potrebbe anche deludere. La prima cosa che l’utente cercherà di fare sarà quella di aumentare la luminosità, per scoprire pochi secondi dopo come non sia possibile farlo eppure dopo poche ore di utilizzo, si scopre che questa è una delle carte vincenti dell’orologio.

La retroilluminazione è fioca è studiata per rendere visibile il quadrante in ambienti bui, mentre si “accende” letteralmente da solo, quando illuminato direttamente, o indirettamente, dalla luce solare grazie ad un retro riflettente. Questo vuol dire che all’aria aperta, mentre si fa jogging, si avrà al polso un orologio particolarmente leggibile, e tutto consumando pochissima batteria.

Il dispositivo è preciso nel calcolo dei passi, delle calorie bruciate e del battito del cuore. Quando si avvia un’attività, il GPS impiega qualche secondo di troppo ad attivarsi, ma una volta partito traccia in modo preciso tutti i dati. Amazfit è in grado di analizzare corse, passeggiate, allenamenti su cyclette o tapis roulant, così come corse in bici o ellittiche. Durante lo svolgimento delle attività l’ampio display mostra i dati principali all’utente, come tempo della corsa, calorie bruciate, distanza percorsa e battito cardiaco in tempo reale. Insomma, Amazfit  non lascia davvero nulla al caso. Sembrerebbe, fino ad ora, lo smartwatch fitness perfetto ma…

Applicazione

Ma esiste anche qualche debolezza da riferire essenzialmente al software. L’applicazione per iOS e Androidè bella da vedere, con una UI rifinita e moderna, ma offre davvero pochi dati e non fa quello che ci si aspetterebbe. Praticamente serve solo per il primo abbinamento, per la sincronizzazione dei dati, per cambiare watch faces e per decidere quali notifiche ricevere al polso. Non è possibile vedere dall’app le attività registrate dall’orologio. Questo vuol dire, tendenzialmente, che passi, calorie bruciate e quant’altro, possono essere lette solo sul quadrante dell’orologio. Non esiste un diario dei giorni pregressi, non esiste un diario per il sonno; insomma, non fa nulla di quello che chi usa uno smartwatch per attività fisica si attende.

E’ vero che con la versione cinese, effettuando qualche modifica si riesce a sincronizzare con l’app Mi Fit, ma di default, anche per come si legge nelle FAQ del produttore, il piccolo display dell’orologio rimane la fonte principale dove leggere i dati tracciati. E’ possibile sincronizzare con l’app Strava, ma nel complesso si sente la grave mancanza di un’app ufficiale degna di questo nome: se poi si considera che, manco a dirlo, l’app Amazfit su iOS non dialoga con Salute, siamo davvero sotto il minimo in fatto di software.

Su Android Amazift Pace offre la possibilità di ricevere notifiche al polso per un maggior numero di applicativi rispetto a iOS, che invece è più limitato. In ogni caso, anche su Android quando si ricevono notifiche su app di messaggistica non sarà possibile rispondere in alcun modo. Inoltre, dopo che si ricevono più messaggi in sequenza dalla stessa persona, il display dell’orologio mostrerà solo la dicitura “2 messaggi in arrivo”, senza far leggere il testo del messaggio. Non ci sentiamo, però, di criticare tali scelte, perché Amazfit è uno smartwatch dedicato al fitness, ed è normale che sia carente da questo punto di vista.

Sistema operativo

Altre difficoltà si riscontrano poi nell’OS di AmazFit, che non sembra essere tra i più intuitivi. Il display è un always-on, e questo permette di avere le informazioni basilari sempre a vista. Se si vuole interagire con l’orologio, però, occorrerà “risvegliarlo”, tramite doppio tocco, o con l’unico pulsantino presente. Questo vuol dire che per misurare il battito, vedere il diario passi, o consultare tutte le funzioni dell’orologio, saranno necessari davvero tanti tocchi a schermo, navigando una UI non troppo immediata. Solitamente, su Android Wear o Apple Watch, basta girare il polso per essere pronti ad interagire con il dispositivo, mentre su AmazFit occorre attivare il display per renderlo sensibile ai tocchi.

 

Conclusioni

Amazfit, lacune software a parte che per un certo numero di persone potrebbero essere relative, si fa apprezzare nell’uso quotidiano. E’ particolarmente elegante e lo si può tenere al polso per almeno una settimana, senza correre il rischio di rimanere senza batteria. Nel momento in cui lo si utilizza per tracciare una determinata attività fisica è indiscutibilmente preciso, così come preciso è nel conteggio dei passi giornalieri.  Va anche sottolineato che l’abbinamento e la sincronizzazione con lo smartwatch avviene sempre velocemente, senza mai perdere un colpo.

Per poco più di 100 euro risulta quindi un acquisto davvero interessante. Non solo perché bello, ma anche perché in effetti funziona, e quando richiesto traccia alla perfezione le proprie attività. La speranza è che il team di sviluppo renda l’OS più immediato e, soprattutto, che venga migliorata l’applicazione, integrando le funzioni che attualmente mancano visto che Amazfit Pace ha davvero del potenziale, e con i dovuti accorgimenti può far tremare i grandi del settore fitness.

Solitamente ha un costo di 159 dollari, ma su TomTop, fino all’8 maggio, lo si può acquistare a 117,49 euro, utilizzando il coupon AJHUAMI8, direttamente a questo indirizzo.

PRO

  • Esteticamente molto bello
  • Materiali e costruzione buoni
  • Comodo da indossare
  • GPS e funzione player musicale integrati
  • Preciso nelle misurazioni
  • Rapporto qualità/prezzo

CONTRO

  • Reparto software non all’altezza
  • App per smartphone lacunosa

 

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