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Recensione b-glider, la tracolla per reflex digitali che non appesantisce il collo

 Chi ha una reflex digitale lo sa bene: portare la macchina fotografica appesa al collo non è affatto piacevole in quanto, alla lunga, il peso comincia a farsi sentire, specialmente quando è montato un teleobiettivo o un obiettivo di fascia professionale che, per via del particolare sistema di lenti e del corpo composto da materiali migliori, pesa decisamente di più di un obiettivo di fascia medio-bassa.

Togliere la reflex dal collo e sistemarla a spalla, variando lato di tanto in tanto, o peggio ancora portandola a mano con la tracolla che penzola possono essere delle soluzioni, poco consigliate in quanto la macchina è sicuramente più soggetta a cadute accidentali magari perché scivola dalla spalla o perché la tracolla penzolante si blocca improvvisamente in qualche ostacolo che incontriamo lungo il percorso. Una reflex che cade in questo modo è forse anche peggio di uno smartphone senza custodia che scivola via dalla tasca: la probabilità che qualcosa si rompa è molto alta in quanto si tratta di un oggetto molto più delicato.

La classica tracolla inclusa nella confezione all’acquisto della reflex è sicura soltanto se portata al collo anche se, oltre al peso che grava sul collo, un altro dei più grandi difetti è senz’altro il continuo “rimbalzo” che tutta la macchina ha contro il petto quando si cammina. Di reali soluzioni ce ne sono tante, una è senz’altro la tracolla a spalla che abbiamo testato nelle scorse settimane e di cui siamo rimasti piacevolmente colpiti sotto diversi aspetti che analizzeremo nel corso della recensione: si chiama b-glider ed è prodotta da Bgrip, azienda tutta italiana con sede a Bologna che si concentra proprio su accessori per fotografi amatoriali e professionisti.

Recensione b-glider

b-glider com’è fatta

La tracolla arriva a casa all’interno di una semplice busta in plastica e fissata al cartoncino da esposizione con l’illustrazione del prodotto. E’ praticamente già pronta all’uso: è sufficiente rimuovere i pochi lacci che tengono fermi alcuni componenti, fissare la piastra a vite inclusa nella confezione alla macchina ed il gioco è fatto. I materiali sono veramente buoni, la tracolla è solida così come le cuciture. Molto comoda e gradevole tutto il sistema che si appoggia sulla spalla, rivestito in morbida gomma che avvolge la spalla anche quando viene sostenuta una fotocamera pesante (fino a 8 Kg).

Il sistema per fissare la fotocamera alla tracolla è caratterizzato da una piastra scorrevole in plastica di ottima fattura (che in realtà più avanti scopriremo non essere semplice plastica) con aggancio rapido: nonostante forse era preferibile un materiale all’apparenza più solido, la piastra si comporta comunque bene e risulta sicura e stabile durante l’utilizzo quotidiano. Il sistema a molla che tiene ben salda la fotocamera alla piastra è abbastanza sicuro da permetterci di utilizzare la tracolla senza pensieri durante l’arco della giornata, e ci permette di sganciarla in un lampo nel caso in cui avessimo la necessità di spostarla su un treppiede o appoggiarla magari sopra un tavolo.

La piastra che si avvita al sistema universale di qualsiasi fotocamera infatti, oltre a facilitare l’aggancio e lo sgancio alla tracolla, è dotato di un pratico mini-cavalletto che può essere estratto all’occorrenza per appoggiare la fotocamera, con tanto di obiettivo, a qualsiasi superficie piana, sia per essere riposta dopo una lunga giornata di foto, sia per qualche autoscatto o per riprese da particolari angolazioni.

b-glider come funziona

Dopo aver rimosso la piastra dalla tracolla, è necessario fissarla alla fotocamera. Sulla base è presente un gommino rosso che tiene ferma la vite: va rimosso ed avvitata la piastra alla reflex, poi è sufficiente re-inserirlo per assicurarsi che la vite non si muova anche a seguito di vibrazioni durante l’utilizzo quotidiano.

Successivamente si indossa la tracolla ed, una volta regolata alla propria corporatura, sarà sufficiente sollevare il sistema a molla, inserire la fotocamera e rilasciare la clip per bloccare la fotocamera. Quando non utilizzata, la fotocamera scenderà sul lato destro del corpo, ad altezza bacino, ed il peso graverà soltanto sulla spalla, risultando in generale minore rispetto a quando portiamo la fotocamera al collo con la classica tracolla. Tirando verso l’esterno un anello posto in prossimità della fascia morbida che aderisce alla spalla sarà possibile accorciare la tracolla per sollevare la fotocamera ad altezza costole: questa è una delle tante caratteristiche che ci sono piaciute in quanto permette, in pochi istanti, di rendere la fotocamera ferma e stabile al nostro corpo anche durante una camminata energica. Riducendo la lunghezza della tracolla infatti, i movimenti del corpo macchina saranno infatti drasticamente ridotti. Nel caso in cui si volesse scattare una foto al volo, sarà sufficiente sollevare con un dito il moschettone proprio sopra l’anello per lasciar scivolare via la tracolla riportandola alla lunghezza originale.

A differenza della classica tracolla, la piastra fissata al b-glider scorre lungo tutta la fascia, permettendoci quindi di orientare la fotocamera in maniera naturale ed accompagnando tutti i movimenti, anche quelli più particolari: foto verso il basso o verso l’alto, mentre si è distesi o chinati verso una particolare direzione, in ogni caso la tracolla non risulterà mai troppo corta ed al contempo ci consentirà di muoverci sempre in maniera veloce ed agile, in modo da non perdere mai l’attimo.

Un’altra caratteristica apprezzata è la possibilità di sfruttare la tracolla anche nel caso in cui si utilizzi uno zaino: nella confezione sono infatti inclusi anche le due femmine dei moschettoni che possono essere fissate allo zaino sempre in spalla. In questo caso la fascia morbida può essere del tutto rimossa per agganciare il resto del b-glider a queste due componenti opportunamente fissate allo zaino ed evitare il fastidio che potrebbe presentarsi indossando contemporaneamente sia la tracolla che lo zaino.

Accessori facoltativi

La b-glider è già perfetta così, ma se si vuole avere qualche confort in più sappiate che l’azienda ha prodotto altri due interessanti accessori che facilitano l’utilizzo della fotocamera sia con la tracolla, sia sul treppiede. Partendo proprio da quest’ultimo è disponibile il TA, tripod adaptor, un adattatore in plastica che si fissa a qualsiasi piastra o treppiede e permette di agganciare la fotocamera utilizzando la piastra fornita in dotazione con il b-glider. In sostanza si tratta della stessa piastra che troviamo sulla tracolla, ma riadattata per treppiede con un foro a vite universale. Seppur sottovalutato, è forse l’unico accessorio aggiuntivo che a nostro avviso dovrebbe essere acquistato insieme al b-glider se si utilizza spesso un treppiede in quanto permette di sganciare la fotocamera dalla tracolla ed agganciarla al treppiede in pochissimi secondi.

Il secondo accessorio facoltativo è l’HS, hand strap, una fascia che si fissa alla reflex e ne migliora l’impugnatura sia durante l’utilizzo della b-glider che a mano libera. Totalmente in gomma, un lembo si fissa al gancio destro della reflex, quello dove solitamente viene agganciata la tracolla classica, mentre l’altro si incastra tra la base della reflex e la piastra. Seppur non fondamentale, rende più salda l’impugnatura della reflex e la assicura alla nostra mano nel caso in cui volessimo utilizzarla senza la tracolla.

Conclusioni

Per alcuni la fotografia è un lavoro, per altri una passione: in entrambi i casi, se usata per diverse ore consecutive, la tracolla risulta scomoda per tutti i motivi già analizzati e con il tempo diventa uno dei fattori che, nel caso della passione, ci fanno scegliere di fare meno foto o peggio ancora lasciare la fotocamera sulla scrivania di casa. La b-glider si è dimostrata la soluzione che potrebbe far tornare la voglia di fare le foto in quanto elimina tutti i difetti della classica tracolla, migliora notevolmente il confort ed al contempo mantiene la fotocamera sempre al sicuro.

Merita infine una menzione la qualità dei materiali impiegati per la realizzazione di questo prodotto. Sebbene sia vero che la produzione con stampaggi per plastica siano più economici di quelli in lega, in realtà l’azienda non utilizza una semplice plastica bensì un tecnopolimero di tecnologia Bayer (Lanxess) caricato in fibra e microsfere di vetro. Al di là dell’ingannevole apparenza, questo materiale è estremamente raffinato e produce un doppio effetto di estrema resistenza e leggerezza.

Pro

  • comoda, non fa sentire il peso della reflex in quanto lo scarica tutto sulla spalla e non sul collo
  • versatile, si può usare con la tracolla o agganciare allo zaino con gli accessori inclusi nella confezione
  • pratica, elimina tutti i difetti della tracolla classica rendendo l’utilizzo della fotocamera sempre agile
  • intelligente, il sistema per ridurre in un attimo la lunghezza della tracolla la rende più stabile quando non utilizzata
  • rapida, il sistema di aggancio rapido della piastra permette di sganciare la reflex in un attimo

Contro

  • tecnopolimero Bayer, anche se fa bene il suo lavoro, un materiale più solido come l’acciaio avrebbe sicuramente conferito una apparente sensazione di maggiore solidità dell’intero sistema, ad un prezzo dell’accessorio però parallelamente maggiore

Prezzo al pubblico: Rispetto a soluzioni concorrenti simili, l’azienda, probabilmente proprio per aver scelto il tecnopolimero di tecnologia Bayer piuttosto che materiali all’apparenza più resistenti, è riuscita ad offrire la tracolla ad un prezzo praticamente imbattibile. Se infatti per una a spalla con tutte queste caratteristiche il prezzo si aggira intorno agli 80-100 euro, la b-glider è in vendita presso vari negozi online tra cui Amazon dove è possibile acquistarla a 42,50 euro ai quali andranno aggiunti 8 euro per le spese di spedizione. Per quanto riguarda la piastra TA tripod adaptor, oltre ai negozi fisici è possibile acquistarla anche su Amazon a 24,74 euro mentre l’impugnatura HS è disponibile sullo stesso a 27,26 euro.

Recensione b-glider

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