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Recensione borsa a tracolla Andoer, dieci tasche per non lasciare nulla a casa

Da diverso tempo eravamo alla ricerca di uno zaino o una borsa a tracolla che ci permettesse di stipare al suo interno portafoglio, macchina fotografica, chiavi, torcia, batteria d’emergenza, cuffie, bottiglia d’acqua, coltellino multiuso e tutti quei piccoli ma fondamentali accessori che vorremmo avere sempre con noi tirandoli fuori all’occorrenza proprio nel momento in cui se ne presentasse il bisogno.

Sotto questo punto di vista siamo molto esigenti: lo conferma il fatto che, dopo settimane di ricerche, avevamo quasi rinunciato nel trovare “la borsa perfetta” finché non ci siamo imbattuti nella soluzione di Andoer, una borsa a tracolla non troppo grande ma caratterizzata da una quantità enorme di tasche per trasportare in maniera ordinata tutte le nostre cose.

Borsa a tracolla Andoer, com’è fatta

La borsa è grande all’incirca 25 x 28 centimetri e profonda 13 centimetri anche se essendo abbastanza morbida, si modella in base al contenuto aumentando all’occorrenza anche l’ingombro complessivo. E’ realizzata interamente in nylon 600D impermeabile, un tessuto sufficientemente rigido che al tatto da tutta l’impressione di resistere a strappi e maltrattamenti. Leggermente più flessibile è la tracolla, larga circa 5 centimetri, accompagnata da una morbida imbottitura che può eventualmente essere rimossa anche se, come diremo più avanti, con la borsa piena diventa indispensabile. Lo stesso tipo di imbottitura lo troviamo sul lato intero della borsa, quello che entra a contatto con il nostro fianco. Tre aree di diversa dimensione sono realizzate con la stessa gommapiuma e lo stesso tessuto traforato che rendono l’utilizzo prolungato ancora più confortevole, riducendo la sudorazione al minimo anche in queste afose giornate di luglio.

Ben costruite le fibbie a sgancio rapido in plastica rigida che troviamo come chiusura per l’ampia tasca principale, per una più piccola vicino alla tracolla e sulla tracolla stessa. Sono in plastica anche le due chiusure con pulsante a pressione che stringono, con una corda, la sacca esterna pensata appositamente per il trasporto di una bottiglia d’acqua da mezzo litro e per la sacca interna principale. Ottime le cuciture (forse in qualche punto non troppo precise), altrettanto buone le cerniere, anche se inizialmente qualcuna risulta forse un po’ rigida nell’apertura e nella chiusura.

Come anticipato, il punto di forza di questa borsa sono le numerose tasche che permettono di portare praticamente tantissimi accessori, separandoli tra loro. Rispetto ad un comune zaino, il duplice vantaggio di avere tante tasche piuttosto che una sola più grande sta proprio nel fatto che, nel momento in cui avremo bisogno di qualcosa, basterà aprire quella giusta (purché ci ricordiamo dove-abbiamo-messo-cosa); inoltre, eviteremo che alcuni accessori, magari più fragili, entrino a contatto con altri.

Borsa a tracolla Andoer, uno sguardo alle infinite tasche

La prima volta che abbiamo preso in mano la borsa abbiamo sinceramente faticato a scoprire quante tasche ci sono. Alcune, le più esterne, si notano a colpo d’occhio. Altre, la cui cerniera è meno visibile, si scoprono con un’analisi più approfondita. In totale sono 10.

Partendo dalla più grande, troviamo un’ampia tasca centrale profonda all’incirca 23 centimetri e larga 8 x 21 centimetri. All’interno c’è anche una tasca secondaria più piccola, traforata, di circa 10 x 13 centimetri ed un secondo scompartimento più sottile delle stesse dimensioni della sacca. In questa prima tasca più grande hanno trovato posto i nostri occhiali da vista (con tanto di custodia rigida) e la piccola Canon EOS M, una mirrorless APS-C con obiettivo EF-M 22mm f/2.0, con eventualmente ancora spazio per un secondo obiettivo o altri accessori come potrebbero esserlo il piccolo flash Speedlite 90EX o l’anello adattatore per obiettivi EF che però non abbiamo avuto la necessità di portare con noi durante le settimane di prova. Questa è l’unica tasca caratterizzata da una doppia chiusura: in pratica, oltre a dover sganciare il moschettone, sarà necessario anche aprire la sacca ed allentare la corda, un ottimo anti-furto se un malintenzionato dovesse provare ad allungare troppo le mani.

Subito davanti questa tasca, sempre protette dal moschettone principale, troviamo altre due tasche, una con chiusura a zip (all’interno troviamo anche qui una tasca secondaria in tessuto traforato) dove abbiamo inserito il nostro portafoglio, una invece leggermente più piccola, esterna, che non ha nessuna chiusura. Per tale ragione può essere usata per oggetti momentanei o di poco valore, come può esserlo un pacchetto di fazzoletti.

Recensione borsa a tracolla Andoer

Altre due tasche le troviamo sulla copertina che chiude la sacca principale. Una, più ampia, con chiusura a zip, è grande abbastanza per custodire due accessori della fotocamera: il GorillaPod GripTight ed una seconda batteria, anche se potrebbe entrare anche qualcosa in più. L’altra tasca, di forma rettangolare, sembra essere stata progettata su misura per la torcia OxyLED MD50 di cui presto troverete una recensione sul nostro sito.

C’è comunque un’altra tasca che, a dimensioni, potrebbe battere quella principale, se non fosse che è molto più sottile. E’ quella con la zip più grande e si trova proprio in alto, sopra tutte le altre. Qui ci abbiamo infilato i documenti della moto, una piccola batteria d’emergenza per lo smartphone, una decina di biglietti da visita con apposito contenitore in metallo e le EarPods. Ci andrebbe molto di più, ma abbiamo volutamente evitato di inserire oggetti voluminosi in quanto andrebbero a deformare il retro della borsa rendendo meno confortevole l’aderenza della stessa al corpo. Qui, piuttosto, oltre a documenti e piccoli accessori, si potrebbero inserire un blocknotes o un iPad mini.

Mentre da un lato troviamo una tasca traforata pensata per contenere una bottiglia d’acqua da mezzo litro, dall’altro troviamo altre tre tasche. Una più grande (con all’interno una seconda tasca) con chiusura a zip dove abbiamo infilato gli occhiali da sole, una più piccola (in realtà sono tre, di cui due sono molto sottili, magari utili per infilare una penna e una matita) con chiusura a moschettone dove ha trovato posto il nostro coltellino svizzero ed un’ultima tasca senza alcuna chiusura, profonda circa 20 centimetri ed abbastanza stretta: qui non abbiamo ancora infilato nulla, tuttavia viste le dimensioni potrebbe entrarci tranquillamente un’asta per selfie o anche un iPhone 6 Plus.

Borsa a tracolla Andoer, test sul campo e conclusioni

Dal primo giorno che l’abbiamo ricevuta a casa non abbiamo più smesso di usarla. Avere tutto a portata di mano senza doverlo cercare nei meandri di un’unica sacca è il valore aggiunto di questa borsa, che si fa apprezzare anche per il confort anche dopo diverse ore. Con tutti gli oggetti che abbiamo stipato all’interno, la borsa pesa intorno agli 1,8 Kg, tuttavia grazie alla fascetta sul retro è possibile agganciare la borsa anche alla cintura dei pantaloni. In questo modo il peso sembra quasi dimezzato, in realtà è solo una conseguenza della migliore distribuzione tra la spalla e la vita. Va infine detto che la borsa, come segnala anche qualche recensore su Amazon, emana inizialmente un forte odore che per qualcuno potrebbe risultare addirittura nauseante. Tuttavia è bastato tenerla in balcone qualche giorno per ridurlo sensibilmente: dopo qualche settimana di utilizzo è praticamente scomparso.

Prezzo al pubblico

Quanto paghereste una borsa così? Mentre fate due conti vi diciamo che attualmente su Amazon costa soltanto 18,99 euro, un prezzo più che abbordabile se lo si raffronta alla qualità dei materiali ed alle numerose tasche disponibili.

Recensione borsa a tracolla Andoer

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