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Recensione BTeasy, interfono low-cost per chi va in moto che non si fa mancare nulla

Siamo in piena stagione moto. Gli appassionati delle due ruote hanno già cominciato a godersi qualche weekend fuori porta percorrendo centinaia di chilometri, magari in compagnia, come del resto anche chi scrive, che ama trascorre gran parte del tempo libero proprio in sella da ormai diversi anni. Un problema  – se così vogliamo chiamarlo – riguarda la difficoltà nel comunicare con il passeggero o altri compagni di viaggio.

Ad oggi, una delle migliori soluzioni pensate proprio per colmare questa lacuna è l’interfono, kit composto essenzialmente da un ricevitore (generalmente Bluetooth), un altoparlante ed un microfono proprio come il BTeasy di Cellularline che la nostra redazione ha messo alla prova in quest’ultimo mese. Il modello in questione è una delle versioni più economiche per interfoni di qualità che, alla fine dei nostri test, si è senz’altro aggiudicato l’ingresso alla Top5 tra i migliori della categoria per il semplice fatto che costa poco, offre tutte le principali funzioni che si possono desiderare nell’uso in solitaria o in coppia con un passeggero e funziona veramente bene.

Recensione BTeasy

BTeasy, come è fatto

All’interno della scatola di vendita troviamo il ricevitore, il microfono collegato allo speaker, il cavo miniUSB per la ricarica, tre adesivi 3M per il ricevitore (due sottili ed uno più spesso) e due adesivi 3M per l’altoparlante (uno sottile ed uno più spesso). Come si scopre dalle immagini, nel nostro caso il contenuto è doppio in quanto abbiamo scelto il kit pilota-passeggero: tuttavia non cambia se si decide di acquistare la soluzione con un solo interfono che, ovviamente, costa la metà.

La prima impressione che suscita è che è davvero molto piccolo. Ciò che però colpisce di più è la presenza di pochi e semplici pulsanti che, come scopriremo più avanti, sono sufficientemente grandi per riuscire ad utilizzarli tranquillamente alla guida anche indossando i guanti da moto. Ci è piaciuta la possibilità di scegliere tra due diversi spessori per gli adesivi 3M da applicare ad interfono e altoparlante in quanto ciò facilita l’adattamento a qualsiasi casco, da quello integrale a quello da cross, passando per quelli da touring o i più leggeri senza paramento.

L’altoparlante è molto semplice: è costituito da una semplice placca forata in plastica gommata, collegata al microfono attraverso un braccio lungo all’incirca 20 centimetri molto resistente ed altamente regolabile. La copertura, in metallo, è infatti di quelle che si possono piegare ma non troppo, mantenendo la posizione: in questo modo si evita la rottura del cavo interno e si adatta al proprio casco ed utilizzo che se ne vuole fare. Il microfono è ben protetto da abbondante gomma piuma, che riduce moltissimo il fruscio del vento che si avrebbe durante le comunicazione senza tale copertura. Un unico cavo scende dallo speaker e si collega al ricevitore.

BTeasy, come si aggancia al casco

Abbiamo utilizzato l’interfono attaccandolo a due caschi integrali. Il procedimento è lo stesso per qualsiasi altro modello, sono comunque da segnalare alcuni piccoli accorgimenti che vanno tenuti a mente durante la prima applicazione onde evitare incompatibilità con il proprio utilizzo.

La prima cosa da fare è capire dove si vuole agganciare il ricevitore Bluetooth. Analizzate quindi il casco e trovate un punto dove poter far aderire bene tutto il ricevitore. Sono da evitare spigoli, prese d’aria o altri punti dove la superficie è irregolare. Il ricevitore inoltre è leggermente curvo, quindi difficilmente aderirà bene su una zona completamente piatta (come sulla nuca, punto ad ogni modo scomodo per l’aggancio di un interfono). Una volta che avete trovato quello che secondo voi è un buon punto, collocatelo temporaneamente con un piccolo pezzo di nastro adesivo di carta, di quelli per mascheratura o in generale con qualcosa che non lasci residui. Indossate quindi il casco e valutate se effettivamente quel punto del casco è anche comodo per il controllo con la mano. Spostatelo e ricomincate da capo se la parte scelta non vi soddisfa. Se avete modo aiutatevi con uno specchio, magari sedetevi sulla moto per farvi un’idea di quello che significa premere i pulsanti mentre si è alla guida. Noi lo abbiamo messo sul lato sinistro in prossimità dell’orecchio, poco sopra il paramento. Ci è sembrato il punto più intuitivo e comodo per interagire con il ricevitore mentre si è alla guida.

E’ arrivato il momento di attaccare l’adesivo 3M sia sul ricevitore che sul casco. Noi abbiamo utilizzato i due adesivi sottili, ma anche qui la scelta va in base al casco ed alle proprie esigenze. Potreste infatti preferire quello più grande, il cui spessore è dato da uno strato di gomma, in quanto “assorbe” eventuali spigolature del casco lasciando aderire perfettamente il ricevitore alla superficie. Se come noi avete un bauletto, tenete a meno che quello più spesso occupa anche più spazio, fate quindi prima qualche prova inserendo entrambi i caschi (se ne avete due) nel bauletto per vedere se adesivo e posizione dello stesso potrebbe creare problemi. Per quanto ci riguarda tutto è filato liscio: abbiamo utilizzato gli adesivi sottili su un Nolan X-lite taglia M (la versione di Stoner senza aerografia) ed un Premier taglia XS infilandoli all’interno del bauletto posteriore Givi V46.

Va poi attaccato l’altro adesivo, quello con la parte a strappo “più dura”, sul retro del ricevitore. A questo punto si può attaccare e staccare liberamente dal casco, rimuovendolo quando non serve o quando è necessario portarlo a casa per ricaricarlo. Non resta che fissare l’altoparlante all’interno del casco. In questo caso è necessario scegliere tra uno dei due adesivi 3M rotondi. Prima di applicare l’adesivo, consigliamo di fare qualche prova indossando il casco e magari collegando il ricevitore al telefono mentre si ascolta un brano musicale. In questo modo è più facile capire la posizione perfetta in cui il suono entra perfettamente nell’orecchio. Per quanto ci riguarda, l’imbottitura di entrambi i caschi usati per il test lascia già agganciare facilmente l’altoparlante senza bisogno della placca adesiva, che abbiamo quindi lasciato nella scatola. Se nel vostro casco non regge, fate questa ulteriore valutazione onde evitare un’applicazione errata compromettendone conseguentemente l’uso.

BTeasy, cosa fa

Il punto di forza di questo interfono è la facilità d’uso parallelamente alle diverse funzioni offerte. L’unica pecca sta nel manuale utente, completo ma talvolta poco chiaro. Una volta comunque compreso il funzionamento, si rivelerà un indispensabile compagno di viaggio di cui non riuscirete più a fare a meno.

Se si ha un solo interfono, le funzioni si riducono al solo collegamento tramite Bluetooth al cellulare, interessante comunque per più di una ragione. Innanzitutto, potrete rispondere a qualsiasi telefonata con un solo tasto. Immaginate di viaggiare con un amico che non ha un interfono, o magari con un gruppo di amici che vi seguono con una macchina. Se capita di allontanarsi troppo o di fermarsi per qualsiasi ragione (in passato ci sono capitate entrambe le situazioni), vi potranno chiamare per avvisarvi in tempo. Senza un interfono rischiate di percorrere decine di chilometri prima di fermarvi ed accorgervi troppo tardi che vi avevano chiamato diversi minuti prima. Allo stesso modo, potrete ascoltare le indicazioni di navigazione: potrete in pratica impostare un indirizzo sul telefono, riponendolo poi sull’apposito supporto da manubrio o più semplicemente in tasca, ascoltando per tempo i vari “svolta a sinistra” e “gira a destra” direttamente in cuffia.

Si accoppia a qualsiasi smartphone Bluetooth come si è abituati a fare con altoparlanti e dispositivi simili. Con il click singolo del pulsante più grande centrale si risponde o si riaggancia una telefonata, con il doppio click si chiama l’ultimo numero (utile in caso di click involontario nel riaggancio dopo la risposta senza interagire con il telefono), con i tasti laterali si regola il volume.

Se si hanno due interfoni BTeasy, oltre a collegare ciascun ricevitore al proprio telefono, è possibile comunicare con l’altro tramite connessione Bluetooth. Per farlo è prima necessario far “conoscere” i due ricevitori, accoppiandoli uno all’altro (ciò non influisce sul collegamento con lo smartphone, che può tranquillamente coesistere) attivando la modalità accoppiamento: dovete accendere il ricevitore con la pressione prolungata del tasto centrale finché il LED di notifica non alterna luce rossa e blu. Dopo circa un minuto, entrambe le notifiche saranno sostituite da un doppio lampeggio blu ogni quattro secondi. Una volta che i due ricevitori sono abbinati, per comunicare con il passeggero (e viceversa) è necessario che un ricevitore “telefoni” all’altro (è questa la parte poco chiara del manuale). In pratica, uno dei due utenti deve mantenere la pressione del tasto (+) o (-) per qualche secondo finché non sentirà in cuffia un suono (“DuDu”). L’altro sentirà squillare il suo ricevitore con una suoneria breve, continua ed ascendente. Per rispondere, proprio come si farebbe ad una telefonata, è sufficiente fare click sul tasto centrale. Da quel momento la comunicazione è aperta ed entrambi possono parlare proprio come se si trovassero al telefono, ma senza costi, tariffe e problemi di ricezione che si potrebbero verificare invece con una telefonata tramite smartphone magari mentre ci si trova in galleria. Si può lasciare la comunicazione aperta, oppure ci si può telefonare solo all’occorrenza riagganciando come si farebbe con una normale telefonata al termine della chiacchierata.

Con due BTeasy si può quindi collegare ciascun ricevitore al proprio telefono e godere della comunicazione pilota-passeggero, con una serie di vantaggi. Se ad esempio si sta parlando con il passeggero (e viceversa) e uno dei due riceve una telefonata, la comunicazione si interrompe e il BTeasy collegato al telefono in chiamata squilla. L’utente può quindi rispondere, parlare ed, al termine della telefonata, riagganciare. Nel momento in cui decide di riagganciare, automaticamente si ricollegherà all’interfono per riprendere la conversazione interrotta. Non c’è modo di avvisare l’altro utente che si sta parlando al telefono, che invece sentirà semplicemente chiudersi la normale connessione Bluetooth con l’altro interfono.

Un vantaggio simile si ha con le indicazioni stradali. Se il pilota ha attivato il navigatore e sta parlando con il passeggero, nel momento in cui si riceve un avviso (“gira a sinistra”, “svolta a destra”, ecc) la comunicazione si interrompe brevemente per lasciar ascoltare il navigatore. In pratica, con due BTeasy si può avere una comunicazione diretta pilota-passeggero potendo eventualmente ascoltare le indicazioni di navigazione e rispondendo alle telefonate dallo smartphone.

BTeasy, test sul campo

Abbiamo provato i due interfoni veramente a lungo in più uscite in moto. Non abbiamo mai incontrato alcun difetto o difficoltà nell’utilizzo. Una volta apprese le varie funzioni e l’interazione con i vari pulsanti, il tutto risulta davvero molto semplice ed intuitivo. Per quanto riguarda il microfono, funziona molto bene, meglio se lo si avvicina il più possibile alla bocca. Nel caso dei caschi integrali con cui li abbiamo messi alla prova, è stato sufficiente posizionarlo centralmente sul paramento: in questo modo resta “invisibile”, lontano dal vento e nella posizione migliore per catturare la voce dell’utente. Abbiamo anche provato a spostarlo esternamente, lontano quindi circa 5 centimetri dalla bocca. Fino a 100 Km/h si continua a sentire molto bene, intorno ai 120 Km/h si percepisce un leggero fruscio del vento (che in realtà sarebbe molto più forte) ma la comunicazione risulta ancora molto buona. In realtà anche con un casco aperto a queste velocità si sente molto bene perché difficilmente si tiene il microfono così lontano. In definitiva se lo tenete davanti alla bocca, anche in autostrada a 130 Km/h la qualità audio è la stessa che avete quando parlate al telefono mentre siete comodamente seduti sul divano di casa. Ancora migliore è la comunicazione tramite telefono. Il nostro interlocutore ha faticato a credere che stavamo sulla moto in autostrada a 110 Km/h.

Ottima è anche l’autonomia. Abbiamo comunicato con il passeggero per più di 8 ore consecutive (5 in un viaggio, 3 in un secondo momento) senza mai ricaricare gli interfoni.

Recensione BTeasy

BTeasy, differenze con gli altri modelli di Cellularline

Cellularline si sta impegnando molto sotto il fronte degli interfoni, tant’è che ha allestito un nuovo e specifico sito web www.interphone.com dove è possibile dare uno sguardo ai vari modelli.

Come anticipato, il BTeasy è il più economico della lista, tuttavia a nostro giudizio è il migliore nel rapporto qualità/prezzo per chi ha semplicemente bisogno di collegarlo al cellulare (per telefonate, musica e navigazione GPS) e parlare con un passeggero. L’intera gamma è attualmente composta da:

– BTeasy (quelli della nostra prova)
– BTeasy Dual (con auricolare doppio speaker)
– FBEAT
– F3MC
– F4MC
– F5MC

Sono tutti disponibili anche nella versione doppia che contiene il kit completo per 2 persone.

Nello specifico, la serie MC è composta dai 3 modelli che sono F3MC, F4MC e F5MC. Tutti e tre possono collegarsi a GPS da moto e cellulare (doppia connessione). Con tutti è quindi possibile effettuare e ricevere chiamate, ascoltare musica da cellulare e ascoltare le indicazioni del GPS (sia da cellulare che da navigatore). La radio FM è integrata nel F4MC e F5MC. La più grande differenza tra i modelli è la portata massima che possono supportare in modalità interfono. F3MC: pilota-passeggero, F4MC fino a 800 metri e F5MC fino a 1,2 km. Tutti e tre i modelli sono compatibili con gli speaker Pro Sound. Questi speaker offrono una qualità audio premium e sono compatibili con i caschi touring Shoei e Schuberth.

Per quanto riguarda invece le differenze degli interfoni per comunicare tra pilota e passeggero (BTeasy, FBeat o F3MC), quest’ultimo è tecnologicamente superiore ai primi due, possiede più funzioni ed una qualità audio migliore. Le funzioni in più sono, tra le altre, Anycom (possibilità di connettersi a tutti gli interfoni presenti sul mercato, anche quelli di altre marche), Music sharing (possibilità di condividere la musica col passeggero) e qualità audio migliorata grazie anche alla doppia modalità di regolazione del volume (per caschi jet e modulari oppure per caschi integrali).

Conclusioni

Avere un interfono non è indispensabile…finché non se ne prova uno. Apprezzati tutti i vantaggi che si hanno con un dispositivo simile, diventa difficile farne a meno. La sola possibilità di comunicare con il passeggero ripaga il prezzo del dispositivo in quanto si può finalmente commentare il paesaggio, far notare qualcosa che si è appena visto, avvisare di un eventuale pericolo in strada (quattro occhi sono meglio di due) ed organizzare al volo una sosta (magari “urgente”). Poter rispondere al telefono è un vantaggio aggiunto, come è comoda la possibilità di ascoltare le indicazioni di navigazione. Non ci è interessata molto la possibilità di ascoltare musica mentre si guida, ma è comunque possibile farlo.

Avere uno solo altoparlante anziché due, caratteristica quasi presentata come un difetto, per noi è risultato invece un pregio. Avere impegnato un solo orecchio ci permette di ascoltare con più efficacia i rumori esterni, riducendo al minimo le distrazioni. Se infatti è vero che una conversazione in stereo è sicuramente più chiara e precisa, anche il solo auricolare mono fa il suo dovere, riducendo (questa è una impressione personale) le distrazioni.

Recensione BTeasy
contenuto della confezione

Prezzo al pubblico

Si è parlato di prezzo economico, ed è così. Qualsiasi motociclista che ha sentito parlare di interfono ed ha effettuato una ricerca in rete si sarà sicuramente scoraggiato scoprendo che, una coppia di interfoni, difficilmente viene venduta sotto i 200 euro. In effetti di recente sono spuntate diversi modelli cinesi che vengono proposti per 90-130 euro (la coppia), un prezzo sicuramente molto interessante. Tuttavia non abbiamo ancora avuto modo di provarne qualcuno per testarne l’effettiva efficacia. Versioni più economiche con filo, in vendita a 20-50 euro, le sconsigliamo in quanto legano il passeggero al pilota ad un filo, decisamente pericoloso in caso di incidente. In più la cuffietta è scomoda, alla lunga indolenzisce l’orecchio e può scivolare da un momento all’altro, costringendovi a fermarvi, togliere il casco e sistemare di nuovo tutto.

Il BTeasy costa 69,99 euro (119,99 euro la coppia), una cifra a nostro giudizio perfettamente in linea, se non addirittura vantaggiosa, con la qualità del prodotto e le funzioni offerte. Lo trovate in vendita sullo store ufficialeoppure su Amazon.

Pro

  • Rapporto qualità/funzioni/prezzo
  • Si collega ad uno smartphone e contemporaneamente ad un secondo BTeasy del passeggero
  • Permette di ascoltare musica o indicazioni di navigazione
  • Utile per rispondere ad una telefonata
  • Collegamento e gestione intelligente delle comunicazioni
  • Autonomia (8 ore in comunicazione continua pilota-passeggero)

Contro

  • Il microfono deve stare davanti alla bocca (non più lontano di 2 centimetri)
  • Manuale utente in alcuni punti poco chiaro

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