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Recensione Creative Aurvana In-Ear3 Plus: ascoltare musica nel silenzio

Creative è nota per la sua storica presenza nel mondo dell’audio: chi non ha mai sentito parlare delle schede Soundblaster, le prime schede audio dedicate al mondo? Da allora, si era negli anni ’80, l’azienda di Singapore ha fatto molta strada e si è dedicata ad altri settori, alcuni dei quali riguardano ancora l’audio, nella chiave di interpretazione cui si offre questo mercato nel mondo attuale, quella degli accessori, come cuffie e auricolari. Appartiene a questa nicchia la gamma Aurvana, una serie di prodotti che si propongono di raggiungere un vasto pubblico con dispositivi di buon livello tecnico. Abbiamo provato in questi giorni le Aurvana In-Ear3 Plus, ultima evoluzione di un modello che potremmo definire “storico”, che aggiunge alle vecchie In-Ear Plus, controlli per smartphone e un microfono.

Aurvana In-Ear3 Plus, come si presentano e come sono fatte
Le Creative Aurvana In-Ear3 Plus si presentano in una sorta di scatola-espositore, curata ed originale. Le cuffie sono sospese su un supporto trasparente e presentate come potrebbero esserlo in una boutique di dispositivi elettronici. Nella confezione troviamo, oltre alle cuffie, 4 paia di gommini, tre di silicone e uno di gommapiuma; questi ultimi sono del tutto originali e sono finalizzati a migliorare l’isolamento sonoro, di cui parleremo più avanti. Nella scatola è anche inclusa una custodia semirigida, con aletta magnetica, un adattatore per i sistemi audio degli aerei, e persino uno strumento per la pulizia delle auricolari. Insomma, una dotazione molto completa e inusuale anche per cuffie molto più costose.

Le cuffie sono del tipo In Ear, entrano cioè, nel cavo auricolare e hanno una forma piuttosto particolare, studiata per incastrarsi nel padiglione dell’orecchio e restare saldamente in posizione. Particolare anche l’assetto che avranno una volta indossate: il cavo deve salire dal davanti e scorrere dietro l’orecchio stesso, scivolare sul cullo e poi finire davanti al nostro petto, per raggiungere il dispositivo cui vanno collegate

Gli auricolari sono interamente in plastica e sono anche molto leggeri. Ottimo il cavo rivestito in tessuto che è flessibile al punto giusto e molto difficile da aggrovigliare; al contrario di altri prodotti realizzati con questo materiale non trasferisce il rumore da sfregamento agli auricolari. Al contrario del cavo, la plastica usata per realizzare le auricolari di color bronzo metallizzato, non appare invece particolarmente ricercata. Pur non fragile né male assemblata, in particolare nel telecomando, sembra essere stata scelta in ossequio alla necessità di economizzare. Le cuffie hanno una struttura a doppio driver, uno per bassi e medi e uno per gli altri. Il sistema è completato da un doppio canale; in pratica il suono prodotto dai due driver viene tenuto separato fino all’uscita dentro al cavo auricolare. Questo dovrebbe garantire una migliore fedeltà del suono.

Ergonomia e isolamento sonoro
Le Aurvana In-Ear3 Plus si indossano, come accennato, in maniera molto originale. I due elementi, destro e sinistro, a prima vista lasciano un po’ perplessi per la loro forma, ma sono perfettamente funzionali: una volta messi in posizione, dimostrano di essere molto comodi, merito sia del peso ridotto che proprio del design. I vari gommini, morbidi e ben disegnati, danno un contributo al confort. Non le abbiamo provate in questa situazione, ma l’impressione è Aurvana In-Ear3 Plus potrebbero essere utili anche per jogging e palestra, benchè vadano usate con cautela visto che il sudore potrebbe danneggiarle.

Nelle comunicazioni per il marketing Creative punta molto sulla capacità di isolamento sonoro delle sue cuffie sottolineando che possono trattenere all’esterno il 98% dei rumori; non abbiamo gli strumenti tecnici per dire se questo dato statistico sia corretto, ma certamente le Aurvana In-Ear3 Plus sono le cuffie senza sistema di soppressione attiva del rumore che più ci hanno impressionato da questo punto di visita. Usando i gommini in gommapiuma l’isolamento è addirittura quasi totale; non si ha l’eliminazione del rombo, che solo una cuffia a cancellazione attiva del rumore è in grado di offrire, ma voci e disturbo per gran parte restano lontani dai nostri timpani.

Il telecomando e il microfono
Le Aurvana In-Ear3 Plus, come accennato, sono cuffie studiate per il mondo dei cellulari e sono di fatto universali, si possono usare sia con iPhone che con dispositivi Android. Questo limita in qualche modo le funzioni del telecomando, ma comunque su un iPhone è in grado di controllare le tracce, di aprire o chiudere la telefonata e persino di richiamare Siri. Dove il telecomando convince poco è nel cursore del volume. Oltre che economico nell’aspetto, come accennato, questa componente non controlla effettivamente il volume, ma si limita ad attenuare il suono che arriva dal telefono. Abbassandolo si avrà l’impressione di un suono ovattato, svuotato e poco incisivo, come se si fosse messa la sordina. Meglio, a questo punto, ricorrere al volume sul dispositivo che fa scendere il livello della potenza senza incidere sulla qualità.

Buona la qualità delle chiamate. Sia il nostro interlocutore che noi abbiamo potuto godere di un suono pulito, senza fruscii o attenuazioni di alcune frequenze. Il microfono fa il suo dovere e anche lasciato penzolare il cavo, senza quindi portare il microfono alla bocca, chi stava dall’altra parte ha confermato che riusciva a percepire distintamente le nostre parole.

Come suonano
L’impronta sonora delle Aurvana In-Ear3 Plus è piacevole, neutra, priva di eccessi e interpretazioni, anche se le auricolari hanno una accentuata propensione alle tonalità medie. Questo restituisce un suono che qualcuno potrebbe percepire come caldo, qualcun altro come velato e anche un pochino scuro. Le note in ogni caso appaiono distinte e le cuffie riescono a muoversi con una certa agilità anche in brani abbastanza complessi, benché non siano particolarmente aggressive e dinamiche. Abbiamo provato ad ascoltare, ad esempio, Rosanna dei Toto, Englishman in New York e Rocket Man di Elton John, nelle quali le cuffie di Creative hanno manifestato una significativa precisione della riproduzione in una vasta gamma di frequenze: tutti i suoni stanno al loro posto e occupano un loro spazio. Anche brani difficili come River and Sticks di Oakhurst e Cajun Interlude di Adrian Legg, sono resi in maniera molto godibile, benchè i toni alti siano abbastanza silenziati. Bene anche Axel F. di Harold Faltermayer, con la sua tessitura di medi e bassi, con dei ticchettii e piccoli spazi di silenzio che in altri prodotti di questa fascia spariscono, qui li abbiamo trovati ben percepibili.

A proposito di bassi: le Aurana non spingono verso le frequenze estreme che riescono a raggiungere altre cuffie dello stesso tipo e questo potrebbe anche essere un aspetto positivo. In fondo brani come The Final Countdown e in Bass can U Hear Me di Bass Dominator, pur senza la profondità di alcun altre cuffie over the ear, e soprattutto, casse Bluetooth, restano pur sempre godibili.

Ci è parso molto buono l’effetto palco. Le cuffie Aurvana sono tra le migliori, anzi, in questo ambito tra gli auricolari in ear con il suono che ha una sua ben precisa spazialità e ampiezza, cosa inusuale in questa fascia di prezzo dove troviamo spesso auricolari che inevitabilmente suonano “dentro la testa”, con un effetto molto poco piacevole, almeno secondo il nostro parere. Al contrario di altre cuffie di questo tipo l’effetto palco non sparisce quando si spinge il volume verso l’alto.

Benefici all’ascoltatore arrivano senza dubbio anche dalla capacità di cancellazione del rumore. Potremo ascoltare musica a volume ridotto, percependo anche passaggi che con le cuffie al massimo della loro capacità, disturbati dal suono che sta intorno a noi, potremmo non sentire. Come accennato, non siamo di fronte a cuffie a soppressione attiva, ma la capacità indubitabile di trattenere all’esterno i rumori fastidiosi permette alle Aurvana di creare un piacevole ambiente d’ascolto, che è una parte dell’esperienza.

Primo piano dell'auricolare
Primo piano dell’auricolare

In conclusione
le Aurvana In-Ear3 Plus sono una piccola e piacevole sorpresa per diversi aspetti: dotazione di accessori, confort, capacità di cancellazione del rumore, spazialità del suono e anche fedeltà sonora, questo nonostante una propensione a privilegiare le tonalità medie che potrebbe non piacere a tutti. Scivolano su alcuni aspetti, come le plastiche e un telecomando che controlla il volume in maniera discutibile. Complessivamente si tratta comunque di un prodotto raccomandabile per chi cerca cuffie in grado di isolare dal rumore per accompagnare un viaggio in treno o in aereo ascoltando musica in maniera confortevole e con una buona resa. Peccato per il costo: i  149,99 euro (sul sito di Creative) collocano queste cuffie in rotta di collisione con prodotti di marchi importanti che potrebbero contare non tanto sulla superiore qualità sonora, quanto sulla specializzazione nel settore degli auricolari e sul brand. In vendita ci sono anche le Aurvana in-Ear 3 (non plus) prive delle funzioni chiamata telefonica e del cavo rivestito in tessuto e con una custodia meno ambiziosa, ma strutturalmente identiche. Le trovate a 129,99 euro su Creative e a 106 euro su Amazon. A questa cifra potrebbero rappresentare un buon compromesso.

Pro
– Completa dotazione di accessori
– Elevato livello di isolamento sonoro
– Ottimo confort
– Sonorità precise e piacevoli

Contro
– Alcuni elementi plastici appaiono economici
– L’impronta sonora incentrata sui medi potrebbe non piacere a tutti
– Costo significativo

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