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Recensione iHealth Air, il pulsiossimetro diventa smart

Con iOS 8 Apple ha introdotto l’app Salute, pensata per interfacciarsi ad applicazioni ed accessori per offrire una panoramica completa sulle informazioni più importanti relative allo stato di forma dell’utente, alla qualità del sonno, all’alimentazione ed in generale alla sua salute fisica. Dallo scorso anno sono stati lentamente lanciati sul mercato diversi dispositivi che per l’appunto collaborano con questo nuovo servizio disponibile su iPhone e iPad: tra i tanti, Macitynet ha recentemente avuto modo di toccare con mano iHealth Air, un pulsiossimetro che, se fino ad oggi era uno strumento utilizzato principalmente da personale sanitario (medici ed infermieri ) e da personale non sanitario addetto al soccorso, grazie a iHealth è ora alla portata di tutti diventando un valido alleato anche in ambito domestico.

Pulsiossimetro, cosa fa e perché è importante

Il pulsiossimetro è uno strumento medico che sostanzialmente permette di misurare la quantità di emoglobina legata nel sangue in maniera non invasiva. E’ bene precisare fin da subito che qualsiasi pulsiossimetro non permette di stabilire con quale gas è legata l’emoglobina, ma solo la percentuale di emoglobina legata: normalmente l’emoglobina lega l’ossigeno, quindi in sostanza permette di ottenere una stima della quantità di ossigeno presente nel sangue.

Normalmente si usa nei reparti ospedalieri e sui mezzi di soccorso in quanto è un dispositivo non invasivo (cioè non è necessario eseguire manovre o analisi che penetrino nei tessuti del paziente) ed è precoce nel riconoscere l’ipossia rispetto alle condizioni di cianosi, permettendo una diagnosi di desaturazione dell’ossigeno prima di gravi complicanze. L’ipossiemia poi, è tipica di varie malattie: ostruzioni delle vie aeree, anemia, sindrome da distress respiratorio acuto, BPCO, enfisema, malattia polmonare interstiziale, polmonite, pneumotorace, edema polmonare, embolia polmonare, fibrosi polmonare e sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno. Anche l’altitudine e l’anemia si associano a quadri di ipossia; per esempio tra i 5000 e i 5500 metri di altitudine, la saturazione di ossigeno scende intorno all’85%.

iHealth Air, com’è fatto

Nella confezione di vendita troviamo il pulsiossimetro, un laccio per appenderlo al collo, il cavo microUSB per la ricarica ed il manuale delle istruzioni. Come altri del genere, è formato da una sonda che effettua la misurazione e da un’unità che calcola e visualizza il risultato della misurazione. Nel caso specifico, si tratta di una “pinza” che viene applicata al dito dove da un lato, grazie ad uno schermo, viene visualizzata la misurazione su di un piccolo schermo LED. Il punto di forza di questo accessorio è che sincronizza i dati con un’app su iPhone e iPad, per tutta una serie di vantaggi di cui discuteremo più avanti.

Il dispositivo è piccolo (6,5 x 3,3 x 2,5 centimetri) e, compreso il laccio, pesa appena 45 grammi. E’ completamente in plastica di ottima qualità, apparentemente solida e durevole nel tempo. Lo strato interno invece è in gomma, perfetta per evitare movimenti indesiderati del dito durante la misurazione. C’è un solo pulsante per l’accensione del pulsiossimetro ed un ingresso microUSB, sul retro, coperto da un tappo in gomma, per ricaricarlo quando la batteria da 500 mAh si scarica.

Recensione iHealth Air
confronto con uno strumento medico

iHealth Air, come funziona

E’ sufficiente aprire la pinza con una mano ed infilare preferibilmente il dito indice o medio dell’altra mano con il polpastrello rivolto verso l’alto, dal lato dove si trova il pulsante ON/OFF per intenderci (l’unghia quindi sarà rivolta dal lato opposto, dove è stampato il marchio dell’azienda). Una volta acceso, è necessario attendere pochi secondi per cominciare a visualizzare la saturazione (emoglobina legata), la frequenza cardiaca e l’intensità della pulsazione (barra verticale).

Senza approfondire troppo il funzionamento tecnico e scientifico del dispositivo, in sostanza la pinza è composta da due diodi che generano fasci di luce nel campo del rosso e dell’infrarosso (lato unghia) e da una fotocellula che riceve la luce dopo che i fasci hanno attraversato la cute e la circolazione del paziente (lato polpastrello). L’emoglobina ossigenata, caratteristicamente, assorbe la luce in quelle determinate lunghezze d’onda: conoscendo la quantità di luce iniziale e quella finale, l’apparecchiatura è così in grado di calcolare la saturazione dell’ossigeno nel paziente (indicata con l’abbreviazione SpO2).

A misurazione effettuata, è sufficiente togliere il dito: immediatamente verrà interrotta ed il valore medio sarà salvato nella memoria del pulsiossimetro. Possono essere memorizzate fino a 100 misurazioni, oltre questo numero le nuove andranno a sovrascrivere le vecchie. Grazie all’applicazione su iPhone e iPad ed al collegamento Bluetooth, è possibile salvare le misurazioni fatte in precedenza così da non perderle. Le misurazioni possono anche essere effettuate con il dispositivo iOS collegato tramite Bluetooth: in quel caso sullo schermo di iPhone e iPad verrà mostrato il tracciato/andamento della pulsazione (curva pletismografica) anche in tempo reale.

iHealth Air, test sul campo

Abbiamo fatto qualche prova confrontando i valori con più di uno strumento medico professionale, constatando che i valori rilevati erano praticamente gli stessi. Si è così dimostrato uno strumento a cui fare completo affidamento, a patto che si rispettino alcune condizioni d’uso. Così come qualsiasi altro pulsiossimetro infatti, per evitare errori nella lettura, oltre ad inserire correttamente il dito nella pinza, è importante evitare lo smalto per le unghie che potrebbe falsare i risultati in quanto scherma le lunghezze d’onda generate dalla sonda ed è necessario mantenere il braccio ben fermo durante la misurazione. Infine, non va usato sullo stesso braccio dove si sta eventualmente effettuando la misurazione della pressione.

Per quanto riguarda le misurazioni, con valori superiori al 96% si può stare tranquilli: questi sono considerati valori normali di O2. Tra il 95 e il 93% sono indicativi di possibili problemi di ossigenazione, ovvero una parziale assenza dell’ossigeno (lieve ipossia); tra il 92 e il 90% sono indicativi di ossigenazione insufficiente ed è consigliabile sottoporsi ad emogasanalisi (EGA), mentre al di sotto del 90% non sono fisiologici ed indicano una severa deficienza di ossigeno (grave ipossia), ove risulta importante sottoporsi ad una emogasanalisi.

E’ bene infine tenere a mente che il valore di 100 misurato “in aria ambiente”, ovvero senza somministrazione artificiale di ossigeno, può essere sintomo di iperventilazione, che può essere dovuta, per esempio, ad attacchi di panico. A volte anche valori intorno al 90% possono risultare normali: è il caso di persone affette da broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO).

Conclusioni

Il dispositivo non è pensato per un monitoraggio su base continua, non va quindi a sostituire quello che ad esempio troviamo in sala operatoria: è piuttosto pensato per un uso domestico e su utenti di età maggiore di 16 anni ed è indicato per fornire informazioni aggiuntive al proprio medico.

Prezzo al pubblico

PIl pulsiossimetro di iHealth è distribuito in Italia da AKOD al prezzo di 79,95 Euro Iva compresa.

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