Skype compie dieci anni. La società che inizialmente ha creato l’omonima applicazione, una piccola startup nata in Estonia, è pian piano cresciuta fino a essere acquisita da Microsoft per 8.5 miliardi di dollari nel 2011. I fondatori dell’azienda si erano fatti in precedenza notare per Kazaa, soluzione per lo scambio file peer-to-peer; nelle fasi di sviluppo di quest’ultimo, i programmatori si resero conto che erano costretti a spendere un bel po’ di soldi per le chiamate tra Stoccolma, Copenhagen e Tallinn e da qui l’idea di sfruttare la tecnologia peer-to-peer per le chiamate via internet.
Dal blog degli sviluppatori apprendiamo che nei bar in Estonia si prepara il “Millimallikas” (nome estone della medusa, probabilmente per l’effetto che fa allo stomaco): un mix di tabasco e Sambuca. “È l’unico drink che si trova nella parte vecchia della città” e che qualunque impiegato deve degustare almeno una volta per entrare ufficialmente a far parte del team. Anche Steve Ballmer, il CEO di Microsoft, pare non si sia sottratto al particolare iter d’iniziazione, quando la casa di Redmond decise di comprare Skype. Pare anche che Ballmer non avesse assolutamente idea di dove fossero Tallin e l’Estonia. Non è ovviamente il solo dicono gli sviluppatori: nel mondo è ora più probabile incontrare persone che conoscono Skype e non persone che sappiamo dov’è l’Estonia.
Una curiosità: pare che inizialmente gli sviluppatori avevano pensato per l’applicazione il nome “Skyper”, fusione di Sky- (cielo) e -per (abbreviazione di peer-to-peer). Il dominio in questione era però già occupato e fu per questo che scelsero di chiamare dominio e applicazione “Skype”.
