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Accusato di pedopornografia rifiuta di sbloccare HD bloccati da FileVault

Un uomo di Philadelphia sospettato di possesso di materiale pedopornografico è da mesi in carcere perché rifiuta di obbedire all’ordine di un tribunale che chiede la password per decifrare due dischi rigidi. Il sospettato, un ex sergente del dipartimento di polizia di Philadelphia, non è stato condannato per il possesso del materiale pedopornografico, ma a rimanere per un tempo indefinito in carcere per essersi rifiutato di decifrare due dischi cifrati con la tecnologia FileVault di Apple. L’uomo resterà in carcere fino a quando rispetterà integralmente l’ordine del tribunale che chiede accesso ai dischi.

Il legale del sospettato, il difensore d’ufficio Keith Donoghue, ha chiesto alla Corte di Appello federale di rilasciare immediatamente il cliente in attesa dell’esito del ricorso. “Non solo è trattenuto senza che sia stata formulata alcuna imputazione, ma nella sua vita non è mai stato accusato di alcun crimine” ha scritto Donoghue nel suo rapporto per la Corte d’Appello.

Ancora una volta il governo potrebbe ricorrere all’All Writs Act del 1789, legge che dovrebbe garantire alle autorità giudiziarie una collaborazione “forzata” dell’azienda coinvolta, o una “ragionevole assistenza tecnica” nello sbloccare un dispositivo sul quale potrebbero essere archiviate prove ritenute importanti. La legge in questione è la stessa che ha visto contrapposte Apple e FBI per lo sblocco dell’iPhone dell’attentatore di San Bernardino.

Al momento Apple non sembra sia stata chiamata in causa nella vicenda, ma è del tutto evidente che intorno alle scelte compiute in materia di protezione dei contenuti di un computer, oltre che di un telefono, la pressione continua a crescere e l’esito del contendere inevitabilmente dovrà essere deciso da scelte di tipo politico.

Su OS X 10.9 Mavericks, è possibile scegliere di memorizzare una chiave di recupero di FileVault sui server Apple, fornendo le risposte a tre domande di sicurezza; su OS X Yosemite o versioni successive l’utente può scegliere di utilizzare l’account iCloud per sbloccare il disco e reimpostare la password.  Non è ad ogni modo obbligatorio usare un account iCloud ma si può creare una chiave di recupero locale (è possibile conservare le lettere e i numeri che compongono la chiave in un luogo sicuro, diverso dal disco di avvio codificato).

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