L’unica nota stonata del piccolo libro di Scott Kelby pubblicato da Riders Publishing, Macintosh… The Naked Truth, è il prezzo: 12.80 euro (inferiore, in ogni caso, all’edizione USA che costa ben 19.99 dollari).
Per il resto, c’è tutto: parla abbondantemente del nostro computer preferito, è divertente, c’è la storia ma anche gli aneddoti, è pieno di consigli utili su cosa fare quando un utente Pc tenta di spiegarci che il Mac è una schifezza e come spiegargli che in realtà il Pc è una schifezza senza doverlo prendere a bastonate.
In più, oltre a tutto quanto già detto, è un piccolo libro che sta comodamente in tasca (dettaglio non irrilevante se viaggiate molto), è stato tradotto in italiano e per una volta potrete mettere sul vostro scaffale qualcosa che non sia il solito pezzo di legno sagomato e pitturato per far finta di avere una piccola biblioteca in casa.
Kelby è un veterano del mondo Mac e prende il posto di Guy Kawasaki, l’inventore del Mac Evangelism (quella corrente di pensiero che ha permesso alla Apple di avere una enorme forza vendite assolutamente gratuita: i suoi stessi compratori che instancabili pubblicizzano presso amici e parenti la superiorità dei prodotti di Cupertino). Inoltre, Kelby è anche una voce autorevole nel campo della grafica e direttore di una popolare rivista americana che ha fatto del Mac il suo stendardo.
Gli unici che potrebbero rimanere delusi da questo libro sono due categorie di lettori: gli utenti di Pc (a parte quelli dotati di senso dell’umorismo) e quelli che invece vorrebbero altre trecento pagine da leggere. Si devono purtroppo accontentare delle poco più di centocinquanta a disposizione.
Per una volta, inoltre, è possibile leggere un libro che parla di Apple, dei suoi computer, della gente che li utilizza, dei problemi e delle forme di mobbing alle quali va incontro, senza doversi sciroppare la solita biografia non autorizzata di Steve Jobs o tutorial di ottanta pagine su come cambiare i privilegi di scrittura/lettura di un file di sistema. Non è poco, di questi tempi.
Infine, se siete amanti della lingua inglese e non sopportate le traduzioni nell’idioma dantesco, se la vostra carta di credito arde dal desiderio di essere utilizzata su Internet, se proprio non sapete cosa fare oggi pomeriggio, allora è sempre possibile andare a comprarselo su Internet, magari da Amazon. C’è un singolare effetto collaterale: dopo aver cercato The Naked Truth nel portale americano per i libri e averlo ordinato evitando i trecento titoli pornografici che compaiono insieme a lui (dopotutto, naked vuol pur sempre dire “nudo”), grazie ai coockies e all'”intelligente” sistema per anticipare le nostre preferenze di Amazon ogni volta che apriremo quella pagina web saremo sommersi da proposte di pornografia letteraria. L’ideale per far pensare a nostra moglie che tutto quel navigare su Internet con il Mac a tarda sera abbia in realtà loschi fini…