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USA, iTunes e il download sono ancora fondamentali per la musica

Da settimane si parla molto di servizi in streaming, ed è noto che anche Apple sta preparando un nuovo servizio ad hoc ma recenti investigazioni di MusicWatch, società specializzata in ricerche di mercato per l’industria musicale, evidenziano che i consumatori non hanno del tutto abbandonato il mercato dei download a pagamento. Di fatto, un terzo dei consumatori statunitensi lo scorso anno ha acquistato musica in questo modo e su dieci clienti che hanno scaricato brani a pagamento, 7 l’hanno fatto da iTunes. In pratica Apple ha ceduto alcune quote del suo mercato ad Amazon MP3 e Google Play, ma resta leader nei download. Negli Stati Uniti il fattutato diTunes nel download della musica è sceso passando dal 67% del 2013 al 52% del 2014; Amazon MP3 ha guadagnato due punti percentuali e Google Play è aumentato di quattro punti.

Secondo recenti dati della Recording Industry Association of America (RIAA), i download a pagamento rappresentano il 37% degli introiti nel settore della musica USA, mentre il mondo dello streaming ha contribuito con il 27%.

Di fatto, i proventi di iTunes corrispondono tra gli utenti iPhone al 71%. Anche tra gli utenti di smartphone Android, iTunes vanta un 34% di share, valore più alto di Google Play, collocato al 20%. In un momento in cui lo smartphone è il dispositivo portatile per eccellenza, molti utenti Android usano ancora i loro computer per acquistare tracce digitali da iTunes. Sul fronte streaming, MusicWatch stima che vi siano ora quasi 130 milioni di music streamers che sfruttano sia servizi audio, sia servizi video.

I servizi più utilizzati negli ultimi tre mesi sono: YouTube (per l’ascolto e lo streaming di video musicali), Pandora, Spotify, iHeart Radio e iTunes Radio.

“Se il trend continuerà nel 2015” dice ancora Crupnick, “lo streaming potrebbe sorpassare i download a pagamento e diventare la maggiore fonte di reddito per l’industria musicale statunitense”. Ma è anche interessante notare che secondo l’analista, Apple «forte delle decine di milioni  di clienti paganti, la potenza rappresentata dal numero di dispositivi iOS e Apple Pay, la società è ben posizionata per il rilancio del suo servizio in forma di straming»

I dati in questione sono riportati nel “Profiler Report” di MusicWatch diffuso a marzo e nel “Music Acquisition Monitor” che sarà rilasciato pubblicamente ad aprile. Per la prima relazione è stata fatta un’indagine presso oltre 7000 utenti statunitensi; per il secondo monitoraggio è stata sentita l’opinione di 5000 utenti USA.

MusicWdati

 

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