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Vedo, prevedo e stravedo (1)

Lunedì pomeriggio sarà  il giorno della resa dei conti per voci, indiscrezioni e ogni sorta di previsione e predizione. Prima di allora stoicamente, ma forse sarebbe meglio dire masochisticamente visto che di mezzo c’è Apple e Jobs, Macity prova a lanciare i suoi vaticini. La nostra tradizionale lettura dei fondi di caffè, immancabile come il resto sbagliato per i pagamenti degli Euro, inevitabile come la pioggia quando avete appena lavato la macchina, puntuale come l’arrivo della suocera in salotto quando sta per cominciare la partita della nazionale, è corredata come sempre di percentuali e infarcita di considerazione. C’è un po’ di faceto e un po’ di serio. A voi distinguere l’uno dall’altro.

PALMARE APPLE: 5%
Un Macworld non è tale se non circolano almeno un paio di voci sul rilascio di un palmare Apple, se almeno un testimone affidabile non giura di averlo visto di persona e se Macity nel suo “Vedo prevedo e stravedo” non piazza l’ipotesi come la meno probabile. Perché? Semplicemente perché Jobs più e più volte ha escluso la possibilità  che Apple entri in un segmento tanto difficile come quello dei palmari, ricco solo di incertezze e margini di profitto ridotti. Un settore, dove per giunta, Apple ha alcuni importanti alleati, Palm e Handspring, che potrebbero in poche ore correre il rischio di diventare nemici per la pelle. E avere per nemici i due produttori di PDA che controllano circa l’80% del mercato dei palmari non ci pare esattamente augurabile. L’ipotesi sarebbe tra lo 0 e il 3%, con il tre attribuito per la variabile Jobs. Facciamo il 5% per arrotondamento euro…

FUSIONE PALM-APPLE: 10%
Tra le ipotesi più suggestive ci sarebbe, secondo qualche giornale (il San Francisco Chronicle) anche la possibilità  di un annuncio di fusione con Palm. L’unico elemento che fa ritenere questa possibilità  come praticabile sono le misere condizioni dei corsi azionari della società  di Santa Clara che la rendono acquistabile per un tozzo di pane, o quasi. Questo stesso elemento però sconsiglia chiunque nel prendere in mano una situazione economica e strategica spinosa quanto un cactus del deserto di Sonora e un bilancio che chissà  quando e chissà  come potrà  tornare in positivo. Apple, per giunta, per evidenti ragioni strategiche nell’assumere il controllo di Palm dovrebbe cancellare o ridurre ogni supporto al mondo PC il che renderebbe ancora più incerto il futuro della piattaforma. A quel punto meglio sviluppare un sistema operativo per palmari in casa.

POWERBOOK DI FASCIA MEDIA: 11%
Una delle ipotesi più bizzarre dei mesi scorsi è stato il lancio di un Powebook a metà  tra l’iBook e il Titanium. La tesi venne sviluppata in preda ai fumi che si sprigionarono dal rilascio del Cubo che fecero supporre che la strategia di un prodotto a metà  tra quello consumer e quello professionale potesse essere estesa anche alla gamma. Poi però la scorsa primavera il Cubo defunto prematuramente venne sepolto in tutta fretta e la strategia dei due prodotti, specie nel campo dei portatili, si è dimostrata molto robusta con vendite al di sopra di ogni previsione. Guastarla sarebbe folle. Un punto percentuale in più rispetto a quella della fusione con Palm a puro scopo di distinzione.

NUOVO AIRPORT: 20%
Secondo qualcuno Apple potrebbe introdurre Airport 2, o meglio una versione di Airport basata sullo standard IEEE 802.11g che consente velocità  più alte e distanze più ampie. Che a Cupertino si stia lavorando su qualche cosa del genere ci pare sia quasi scontato, che non venga introdotto proprio ora altrettanto. Neppure due mesi fa Apple ha presentato nuove base station e un nuovo software per la loro gestione, questo a distanza di oltre due anni dal debutto. Che ora a qualche settimana possa arrivare qualche cosa di nuovo in questo campo, proprio mentre lo standard Wi-Fi si va affermando ci sembrerebbe poco ragionevole. Se proprio qualche cosa dovrà  arrivare nel campo wireless sarà  qualche cosa di diverso da Airport e di complementare. Per la versione “g” (o magari “a”) dello standard IEEE 802.11 c’è tempo

iWALK: 30%
Se l’iWalk è quello che abbiamo visto nei filmati (veri o taroccati che fossero) comparsi nei giorni scorsi vi invitiamo a leggere il primo paragrafetto e ad assegnare ad esso la stessa percentuale, se si tratta di qualche altra cosa, e con altra cosa intendiamo un nuovo tassello della strategia dell’hub digitale le possibilità  che possa comparire tra le mani di Jobs aumentano. Apple ha inaugurato una nuova via con iPod e ci pare difficile ritenere al capolinea Cupertino con il semplice annuncio di un lettore MP3. Manca, ad esempio, qualche cosa che possa rappresentare per iMovie quello che iPod rappresenta per iTunes. Che cosa e come questo “coso” possa essere sinceramente non riusciamo ad immaginarcelo. Potrebbe però essere qualche cosa da connettere via Firewire o, meglio, via un nuovo tipo di connessione wireless ad alta velocità  con televisori, videoregistratori e computer e offrire capacità  AV. Una specie di schermo capace di riprodurre, mediante l’integrazione di QT, e registrare filmati e magari di connettersi ad Internet per lo streaming video o per la navigazione. Ma al momento un sistema del genere appare o troppo costoso o troppo simile alle ormai defunte web appliances. In futuro chissà …

GIGAWIRE: 40%
Che Apple sia intenzionata a produrre qualche cosa che si chiama “Gigawire” appare scontato. Lo scorso mese di settembre Cupertino, d’altra parte, ha registrato questo marchio, segnale inequivocabile che qualche cosa bolle in pentola. Nel corso della registrazione Apple ha anche indicato, benché genericamente, di che cosa si tratta: un sistema di connessione ad alta velocità  senza fili destinato a più scopi: computer, dispositivi di telecomunicazioni e periferiche.Qualche cosa, si direbbe, che serve a fare da ponte tra mondo informatico in senso propriamente detto e mondo dei gadget e dei sistemi per le comunicazioni e il video. Detto ciò l’unico limite alle nostre ipotesi sarà  la nostra fantasia. Restando con i piedi piantati il più possibile per terra potremmo pensare che si tratta di un sistema ad alta velocità  per la connettività  tra computer e per la trasmissione di video senza fili, magari attraverso le ormai popolari porte FireWire. Una Base Station adatta al caso e una scheda di ricezione simile a quelle di Airport potrebbe far dialogare qualunque Mac con un videoregistratore, una telecamera o magari anche un televisore o, perché no, l’ipotetico iWalk ponendo le macchine di Cupertino sempre più al centro di un sistema complesso per la digitalizzazione della vita domestica. Anche in questo caso però ci pare un po’ presto pensare a qualche cosa di questo tipo in questo momento, mentre l’industria informatica e dell’elettronica del consumo soffre così tante pene. Però perché registrare un marchio se non lo si usa?

iMAC LCD: 50%
Degli iMac LCD si è parlato molto, anzi moltissimo. E in passato da questo settore sono arrivate anche cocenti delusioni. Fare pronostici in questo campo è quindi molto pericoloso. Apple, certamente, come molte altre società , sta lavorando ad un iMac con schermo a cristalli liquidi ma da fonti che appaiono molto attendibili si è appreso che lo sviluppo è iniziato solo piuttosto recentemente, non prima del mese di settembre. Alcuni analisti hanno però, ancora più recentemente, appreso che Cupertino ha ordinato 100.000 schermi LCD al mese ad un produttore di Taiwan, un numero non giustificabile se non con la produzione di un prodotto che viene smerciato con grandi volumi, come l’iMac. Le consegne dovrebbero cominciare però a gennaio, troppo presto per un lancio appena dopo il Macworld. E’ però vero che sul sito di Apple Store le consegne degli iMac sono state posticipate a dopo lo show di Jobs, ma questo potrebbe semplicemente essere il segnale che Apple rinnoverà  la gamma del desktop di fascia bassa, non che ci sarà  una macchina con LCD. Insomma tirati da una parte e dall’altra non sappiamo decidere e attribuiamo all’ipotesi un salomonico 50%.

NUOVI MONITOR: 70%
Da tempo Apple ha deciso una nuova strategia che l’€™ha condotta fuori dal mercato dei CRT per approcciare il settore degli LCD. Gli attuali display in vendita, se si fa eccezione per il 17’€™, hanno una anzianità  piuttosto accentuata e non ci sarebbe da stupirsi se nuovi modelli arrivassero proprio in coincidenza con MacWorld Expo. Nelle scorse settimane da Macity abbiamo segnalato l’€™inizio della produzione da parte di Philips-LG di una nuova serie di schermi da 17 e da 23 pollici in 16:9 che potrebbero essere la base per nuovi monitor. Crediamo che non sia neppure da escludere il lancio di un 15’€™ con un form factor differente da quello attuale (magari simile al ‘€œquasi’€ 16:9 del Titanium) e il mantenimento nella gamma del 17 4:3.

NUOVI IMAC: 90%
Se non sappiamo decidere se arriverà  o meno un nuovo iMac LCD si deve essere di fatto sicuri che un nuovo iMac ci sarà . Gli attuali modelli sono considerati ‘€œbolliti’€ a livello di mercato con vendite al di sotto di ogni auspicio. D’€™altra parte da informazioni assunte da Macity le macchine attualmente nei canali sono ormai pochissime, segno che qualche cosa Apple sta preparando. Nel caso arriverà  l’€™iMac LCD non escludiamo il permanere nella gamma di una delle versioni attuali con tubo CRT, un entry level a basso costo. Se invece l’€™iMac resterà  quello attuale al top della gamma potremmo trovare una versione con il nuovo processore Sahara, ovvero il PPC 750FX da 900 MHz, masterizzatore combinato con DVD e scheda Radeon. Si tratterebbe comunque di una macchina rispettabile e che avrebbe ancora un suo appeal anche in fatto di potenza e design.

NUOVI G4: 90%
Anche i G4 sono ormai alla fine della loro vita operativa. Nei canali e presso i negozi sono ancora presenti ma in numero minimo e il loro ultimo update risale allo scorso mese di luglio. Più difficile è indovinare quali saranno i processori e se le schede madri verranno rinnovate. Al momento l’€™ipotesi più credibile è che Motorola possa avere portato a termine l’€™implementazione del G4 della serie Apollo e che per la prima volta un Mac supererà  il GHz. La gamma potrebbe avere processori da 900; 1.1 e 1.2 GHz, magari con il 900 MHz o il 1.1 GHz in versione multiprocessore.Potremmo avere schede di accelerazione 3D GeForce 3 e memorie DDR. Potrebbe fare la sua comparsa anche FireWire 2 da 800 Mbps e a quel punto potrebbe avere un senso anche USB 2. Su tutta la gamma, meno che sull’€™entry level, ovviamente arriverebbe il superdrive. Ci pare invece un po’€™ troppo presto per il debutto del G5 vero e proprio che per la maggior parte degli osservatori non arriverà  che entro la metà  dell’€™anno.

ONE MORE THING: 100%
La possibilità  che Jobs cavi fuori dal cilindro qualche cosa di inatteso e che né noi né altri abbiamo immaginato è molto alta, altissima, quasi una certezza. Apple sta spingendo come non mai sull’€™acceleratore dell’€™attesa per il Macworld e crediamo fermamente che almeno in questa occasione non sarebbe giustificabile per Cupertino un keynote deludente o ricco solo di annunci previsti e prevedibili come quelli che abbiamo elencato fino a questo momento. A tutti i nostri lettori consigliamo di tenere le loro dita sulla tastiera e prepararsi a sorprese, forse anche molto grandi, che Macity seguirà  con il suo staff presente a San Francisco.

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